FRATTINI INCONTRA LA CLINTON E SPARISCE LA RICHIESTA PATACCA DELLA LEGA IN LIBIA: “CONFERMIAMO L’IMPEGNO ITALIANO IN TUTTE LE MISSIONI”
NON DOVEVA CHIEDERLE LA DATA PRECISA PER IL RITIRO DELLE TRUPPE IN LIBIA?…LA PRESA PER I FONDELLI E’ DURATA MENO DI 24 ORE: LEGA E PDL SONO TORNATI IN RIGA CON GLI USA…LA LEGA HA VINTO? SI, LA COPPA DEL NONNO
“Confermiamo l’impegno italiano su tutte le missioni” internazionali e “certamente anche quella in Libia”.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini, al termine dell’incontro bilaterale con il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, ha ribadito che il nostro Paese rispetterà tutti gli impegni presi.
Con il segretario Usa, ha detto il ministro, si è discusso ”dell’importanza di una soluzione politica che veda la pressione militare come uno strumento per convincere il regime a cessare le violenze e gli attacchi contro i civili”.
Nel corso della seconda riunione del Gruppo di Contatto sulla Libia, oggi a Roma, il responsabile della Farnesina ha illustrato gli obiettivi per una soluzione diplomatica della crisi libica: favorire “il coordinamento sull’iniziativa politica”, esprimere “sostegno economico, in particolare al Consiglio nazionale transitorio di Bengasi”, e tracciare “una road map per il cessate il fuoco e per un’assemblea costituzionale volta alla riconciliazione libica”.
Dal canto suo, Hillary Clinton, dopo l’incontro, ha espresso la gratitudine degli Stati Uniti nei confronti dell’Italia.
Gli Usa, ha detto, “molto grati all’Italia per l’impegno” dei suoi militari in Afghanistan.
La Clinton ha ancora una volta espresso apprezzamento per il “lavoro difficile per garantire la sicurezza in Afghanistan” svolto da “quattromila soldati italiani al nostro fianco”.
“L’America è e sarà partner privilegiato” per l’Italia, perchè “consideriamo gli Usa un paese fratello: le azioni che l’Italia intraprende le concertiamo e definiamo insieme ai partner internazionali europei e anzitutto con gli Stati Uniti, come è stato ed è per la missione in Libia”, ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini.
”La pressione militare – ha spiegato il segretario Usa – deve essere uno strumento per convincere il regime di Gheddafi a cessare gli attacchi contro i civili”.
Gli Stati Uniti e i suoi alleati della Nato stanno rispettando la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla Libia, che autorizza a un intervento per la protezione dei civili, e ribadiscono l’invito al colonnello Muammar Gheddafi di lasciare il potere.
“Il modo migliore per proteggere i civili è che Gheddafi cessi i suoi attacchi e lasci il potere”, ha spiegato la Clinton, a margine della riunione. “Questo è l’esito a cui miriamo”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Washington, che ha anche annunciato il via libera all'”assistenza, chiamata ‘no lethal'”, a favore del Consiglio Nazionale Transitorio (Cnt) di Bengasi.
L’incontro, presieduto dal titolare della Farnesina insieme al primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al-Thani, vede la partecipazione di delegazioni di 22 Paesi, sette organizzazioni internazionali e quattro Stati osservatori.
Anche a questa seconda riunione, che fa seguito a quella di Doha del 13 aprile scorso, è stato invitato un rappresentante del Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt).
L’incontro fornisce l’occasione per trattare approfonditamente il nodo del sostegno economico ai ribelli, tema sul quale si è espresso il ministro degli Esteri francese Alain Juppe, annunciando che “si lavorerà a un meccanismo finanziario che permetterà di aiutare il Consiglio transitorio nazionale”.
Frattini, da parte sua, ha anticipato che si sta “lavorando per individuare strumenti legali internazionali per consentire la vendita di greggio prodotto in Cirenaica a produttori, fornitori e acquirenti internazionali”.
L’Italia vuole essere in prima linea nel chiedere ai partner internazionali di prendere proprio a Roma una decisione sull’utilizzo di “strumenti finanziari trasparenti”.
Il segretario di Stato Usa ha poi aggiunto, in riferimento alla battaglia contro il terrorismo che, “dobbiamo aumentare i nostri sforzi non solo in Afghanistan ma in tutto il mondo, chi uccide gli innocenti verrà assicurato alla giustizia”, ha concluso.
Chissà come mai Frattini si è dimenticato di chiedere alla Clinton di fissare una data per il ritiro delle truppe Nato in Libia, come da documento patacca voluto dalla Lega e votato ieri alla Camera.
Il bluff è durato meno di 24 ore, anche per Bossi si può continuare a bombardare e anche i padagni si sono prostrati alla Mecca americana.
Bossi ieri aveva detto che “la Lega ha vinto”, ma non aveva precisato che il trofeo era la coppa del nonno.
Leave a Reply