IL GOVERNO NOMINA NOVE NUOVI SOTTOSEGRETARI E DAL PARTITO DEI VENDUTI SI ALZA IL GRIDO DI BATTAGLIA: “OK, IL PREZZO E’ GIUSTO”
SIAMO ALLA FARSA: ADESSO OGNI DUE “RESPONSABILI” UNO E’ MINISTRO O SOTTOSEGRETARIO…OVVIAMENTE SONO I GRANDI VALORI IDEALI CHE LI HANNO CONDOTTI AL TRADIMENTO… MA BERLUSCONI NON SI SMUOVE DA QUOTA 309
Sarebbero nove i nuovi sottosegretari nominati nel corso del Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso della riunione a Palazzo Chigi.
Incarichi che vedranno la promozione nella squadra dell’esecutivo di altri esponenti del sedicente gruppo dei Responsabili.
Berlusconi, a quanto raccontano alcuni presenti, ha discusso la lista dei nomi con il leader della Lega Nord Umberto Bossi e il titolare dell’Economia Giulio Tremonti ricevendo da entrambi l’ok alle scelte.
Quando si tratta di comprarsi appoggi sono tutti d’accordo.
Si è così deciso di pagare il prezzo pattuito a coloro che hanno permesso al governo di andare avanti con il voto del 14 dicembre.
A quanto si apprende da fonti governative Roberto Rosso andrebbe all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Daniela Melchiorre allo Sviluppo Economico, Catia Polidori e Bruno Cesario all’Economia, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Riccardo Villari ai Beni Culturali e Antonio Gentile all’Ambiente, e Giampiero Catone allo Sviluppo economico.
Con questa nuova infornata, si arriva alla farsa che metà dei traditori hanno avuto la nomina a ministro o sottosegretario, rendendo evidente i nobili valori e i motivi ideali che li hanno condotti alla scelta di appoggiare il governo degli accattoni Berlusconi-Scilipoti.
Senza contare che gli altri hanno ricevuto o conservato nomine interne come presidenze di commissioni (che vuol dire uffici, privilegi e auto blu).
Ma anche ieri, nonostante il loro appoggio, il governo si è fermato a quota 309 voti, ben lontano da quella di 316 che rappresenta la metà più uno dei deputati.
Ora i venduti “agopunturati” possono gridare: “Ok, il prezzo è giusto”
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