IL PDL APRE UN NUOVO FRONTE GIUDIZIARIO, LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI CULI DELLA CAMERA: ERA NEL QUALIFICANTE PROGRAMMA DI GOVERNO?
IL PDL MAZZUCA E’ STATO INCARICATO DI STILARE LA SPECIALE CLASSIFICA SUI MIGLIORI LATI B DELLE DEPUTATE BERLUSCONIANE PER POI PUBBLICARLA SU “PANORAMA”… NON SI SA SE REDATTA DOPO UN APPROFONDITO ESAME O LIMITANDOSI AD UNA ANALISI SUPERFICIALE..E’ CERTO CHE LA MUSSOLINI, QUANDO GLI VIENE CHIESTO SE GRADISCE LA COLLOCAZIONE AL 5° POSTO, SI INCAZZA
In tempi di classifiche, ce n’è una davvero singolare che circola alla Camera. Riguarda le donne del Pdl.
Anzi, a voler essere precisi, una parte assai “bassa” delle signore berlusconiane. Il famoso lato B.
A scoprirla, perchè posta di fronte a un preciso interrogativo, è Alessandra Mussolini. Che non ha certo fama di una che su certi argomenti sta allo scherzo. Eccola ieri, sulla soglia della commissione Giustizia della Camera, che incontra la Pd Paola Concia, furibonda a sua volta per l’ennesimo rinvio dell’aggravante sull’omofobia.
Duetto magnifico tra le due. Che merita una trascrizione letterale.
Protagonista una Mussolini incredula, indignata, battagliera, pronta alla vendetta. Racconta alla Concia: “Tu non crederai a cosa è accaduto. In Transatlantico mi ferma Giancarlo Mazzuca e mi chiede “ma tu vuoi essere inserita al quinto posto della nostra classifica? sai… ne scriverò su Panorama”.
E io a lui, ingenua, “classifica? di chi ha presentato più disegni di legge?” e lui “disegni di legge? macchè… io sto parlando di culi, il tuo sarebbe classificato al quinto posto”.
La Concia guarda la Mussolini esterrefatta con uno scontato “ma che mi dici? ma davvero? ma non è possibile?”.
Lei prosegue, con quell’atteggiamento tipico che ha quando annusa aria di battaglia.
Vestita semplice, tutto sul grigio, pantaloni di lino morbidi, scarpe comode ma col tacco, un top di seta, un cardigan in tinta, avvolgente, fermato con una spilla a balia.
Occhi da tigre: “Ma tu capisci Paola? Una classifica sui culi? A questo lavora il responsabile della comunicazione del Pdl alla Camera? Da pubblicare su Panorama? L’ho lasciato lì e mi sono precipitata da Bonaiuti e da Cicchitto”.
Il primo fa capire che della classifica sa qualcosa.
Il secondo strabuzza gli occhi e promette di intervenire in modo deciso.
La Mussolini prospetta alla Concia le sue prossime iniziative.
Ben due. “Sai che ho detto a Bonaiuti e a Cicchitto? Che se esce una sola riga di questa roba possono star certi che lo scrivo io un articolo sull’Espresso, ma per fare la “mia” classifica, di quanto è lungo o corto il microchip dei nostri parlamentari. Sai che risate ci facciamo? E non basta. Ho già cominciato a girare per il Transatlantico sollevando il retro della giacca dei miei colleghi, lanciare un’occhiata e dire, “no, questo è troppo piccolo”, oppure “no, questo è troppo piatto”, o ancora “no, no, no, questo è troppo grasso”.
Poi, stringendo a sè una borsa di Fendi con le “effe” d’argento, Alessandra Mussolini guarda sconsolata la Concia: “Dimmi tu, Paola, ma in che mondo viviamo?”.
Quello del Pdl, Alessandra, solo quello.
D’altronde forse tale inziativa parlamentare era scritta nel tanto spesso richiamato “programma di governo” del centrodestra, sottoscritto con gli elettori.
Che ora si rendono conto di quanti “culi” hanno portato in Parlamento.
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