G20, LAVROV SE NE VA DOPO IL RIFIUTO DI BLINKEN DI INCONTRARLO
POI SI LAMENTA PERCHE’ GLI STATI CIVILI “CI CHIAMANO AGGRESSORI”
Ha preso il via il G20 dei ministri degli Esteri a Bali, in Indonesia. Ma quello russo, Sergej Lavrov, ha fatto sapere che salterà le sessioni del pomeriggio e la cena ufficiale della sera.
«Non correrò dietro Washington» ha detto spiegando che la causa è il suo omologo statunitense Antony Blinken che si è rifiutato di avere un incontro con lui a margine di una riunione del G20. «Non siamo noi che abbiamo abbandonato i contatti, sono gli Stati Uniti», ha detto Lavrov alla stampa. Ma gli Usa non vedono dialoghi all’orizzonte finché la Russia continuerà gli attacchi in Ucraina.
Un approccio che Lavrov denuncia e che, per questo motivo, ha deciso di chiudere le porte agli incontri di oggi. Ha invece accolto in modo favorevole la neutralità del paese che ospita l’evento, l’Indonesia, e ha riferito ai giornalisti che, nonostante l’atteggiamento degli altri Paesi, quella di stamattina è stata una «discussione utile».
Questo però non basta a far presenziare Lavrov. «I nostri partner occidentali hanno cercato di evitare di parlare di questioni economiche globali. Appena hanno parlato, si sono lanciati quasi subito in una frenetica critica alla Russia sulla situazione in Ucraina, chiamandoci aggressori». Nel corso degli incontri i ministri occidentali hanno ribadito la richiesta fatta dall’inizio della guerra: raggiungere un accordo pacifico.
(da agenzie)
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