GAS, L’ALGERIA RASSICURA L’ITALIA: “AVRA’ ALTRI 10 MILIARDI DI METRI CUBI AGGIUNTIVI NEI PROSSIMI MESI”
“CON L’ITALIA UN RAPPORTO PRIVILEGIATO, NOI ONORIAMO GLI IMPEGNI”
L’Algeria rassicura l’Italia sulle forniture aggiuntive di gas, mentre i governi in giro per l’Europa si adoperano con nuovi interventi per affrontare il caro-energia di imprese e famiglie e la Commissione europea si appresta a rilasciare una nuova comunicazione sul dossier energia.
L’Algeria “onora gli impegni presi con l’Italia”, che “riceverà altri 10 miliardi di metri cubi di gas nei prossimi mesi”: lo afferma in un comunicato il ministero dell’Energia algerino rilanciato oggi in sintesi dall’agenzia di stampa ufficiale Aps.
Risponde così ai dubbi sul fatto che la compagnia Sonatrach fosse in grado di aumentare il ritmo delle forniture verso il Belpaese, come da accordi sugellati in vari incontri di altissimo livello tra le due diplomazie. “L’Algeria, che intrattiene relazioni ‘privilegiate’ con l’Italia, garantisce l’approvvigionamento di gas all’Italia e conta di aumentare le proprie forniture a oltre 25 miliardi di m3 da adesso alla fine dell’anno”, scrive l’Aps sul proprio sito sintetizzando il comunicato.
Qualcosa si muove anche a Bruxelles, dove – riportano le agenzie – la Commissione si appresta a mettere sul tavolo una nuova comunicazione sul dossier energia, mercoledì 28 settembre. L’intenzione di tornare sulla crisi del gas è stata anticipata anche alla riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper). Si tratterebbe, secondo l’ipotesi che circola a Bruxelles, di una duplice comunicazione – che non ha valore legislativo – che andrebbe a coinvolgere sia il mercato del gas sia la questione del tetto ai prezzi. La proposta dell’esecutivo Ue dovrebbe quindi entrare in agenda nel Consiglio Affari Energia straordinario convocato per il 30 settembre. In quell’occasione si discuterà anche delle misure per tagliare i consumi di elettricità, sul quale i governi Ue vogliono una posizione più morbida: chiedono che il target obbligatorio (10%) di riduzione della domanda non sia calcolato su base mensile, ma sull’intero periodo “tra il 1° dicembre 2022 e il 31 marzo 2023”, emerge da una prima bozza di compromesso del Consiglio Ue, di cui l’Ansa ha preso visione, sulle proposte per fare fronte al caro energia. Il testo, su cui sono al lavoro gli ambasciatori dei Ventisette, sarà discusso dai ministri dell’Energia Ue alla riunione straordinaria di venerdì 30 settembre.
(da agenzie)
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