GLI EVASORI DEL PDL: “CASSE VUOTE NEL PARTITO E GLI ELETTI NON VERSANO 6 MILIONI”
LA DENUNCIA DEL TESORIERE BIANCONI: “IL 60% DEI CONS. REGIONALI, IL 20% DEI PARLAMENTARI NAZIONALI E IL 100% DI QUELLI EUROPEI NON HANNO MAI VERSATO UN EURO”
Il Pdl senza più un euro. È lo sfogo di Maurizio Bianconi, tesoriere del partito di Silvio Berlusconi, al Corriere della sera.
Colpa anche di quei sei milioni di contributi che dovevano arrivare d dagli eletti alle casse del partito e che invece non sono mai arrivati.
“Io i nomi non glieli posso proprio fare perchè violerei le leggi sulla privacy”, scandisce uno sconsolato Bianconi, che tutto immaginava anni fa meno che avere degli “evasori” tra i colleghi di partito.
“Certo”, aggiunge, “quella voce l’abbiamo un po’ enfatizzata anche perchè adesso abbiamo davvero un bisogno disperato di soldi. Ma il problema c’è. Eccome se c’è. Berlusconi dovrebbe intervenire subito”. Tra i consiglieri regionali il 60 per cento non ha mai sborsato un euro.
E quando il discorso arriva a deputati e senatori, Bianconi prima smorza (“Diciamo che quelli che non versano i soldi al partito sono più o meno il 20 per cento”), poi attacca: “Sapesse quanti tirchi ci sono tra noi. Alcuni sono tirchi celebri, altri tirchi meno. Ma sempre tirchi sono…”.
E dire che la cifra da versare al Pdl non sarebbe neanche alta, soprattutto se confrontata con i guadagni. Cinquecento euro al mese per i consiglieri regionali, ottocento per i parlamentari nazionali ed europei.
Tra questi ultimi, dice il tesoriere, “praticamente non c’è nessuno che ci paga. Credo che uno, tale Silvestri (in realtà si chiamo Sergio Silvestris ed è pugliese, ndr), fino a un certo punto ha pagato, poi non so”.
Il bilancio 2012, che il tandem Bianconi-Crimi ha confezionato rispettando il termine del 30 giugno, è la fotografia di una valle di lacrime.
Colpa di entrate ridotte all’osso, anche per i tagli ai rimborsi elettorali e al finanziamento pubblico.
E anche di un Berlusconi, che comunque continua a garantire sui 75 milioni di debito della vecchia Forza Italia, fermamente intenzionato a chiudere i cordoni della borsa.
Un quadro abbastanza allarmante dal momento che, solo due giorni fa, il Cavaliere ha deciso di rilanciare Forza Italia e “rottamare” il Popolo delle libertà .
Che rischia sempre di più il destino di bad company.
(da “Huffington Post“)
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