GLI HACKER SVELANO GLI SMS DEL CREMLINO CHE IMBARAZZANO LA LE PEN: “SOSTEGNO ALL’INVASIONE DELLA CRIMEA IN CAMBIO DI SOLDI”
LE RIVELAZIONI DEL GIORNALE MEDIAPART E I MESSAGGI PUBBLICATI DA ANONYMOUS INTERNATIONAL
C’è imbarazzo nel Front National per presunti sms segreti del Cremlino ai fedelissimi di Marine Le Pen.
Secondo le rivelazioni di Mediapart.fr, la leader dell’estrema destra francese è stata citata a più riprese nei messaggini di un responsabile del Cremlino, rivelati nei giorni scorsi dagli hacker russi di ‘Anonymous International’.
Datati marzo 2014, gli sms evocano contatti tra Mosca e il Front National per ottenere una presa di posizione ufficiale del partito a favore dell’annessione della Crimea alla Russia.
Ci sarebbe inoltre anche un preciso riferimento a discussioni finanziarie, in particolare, sul modo in cui Le Pen deve essere “ringraziata” per il suo sostegno al potere russo di Vladimir Putin.
“Nei mesi successivi – prosegue il giornale Mediapart – la presidente del Fn e il padre hanno ottenuto prestiti russi per 11 milioni di euro per la loro attività politica”.
I messaggi.
Il sito di informazione online basa la sua tesi su tre sms scambiati da ignoti responsabili russi.
In uno di questi, datato 11 marzo 2014, uno dei presunti uomini del Cremlino, un certo Kostia, assicura che “il Front National prenderà ufficialmente posizione sulla Crimea”.
“Qualcuno ti ha contattato sui finanziamenti?”, risponde il suo interlocutore.
“Si, il vice ministro degli esteri risponderà “, replica l’altro.
Un nuovo scambio di sms, il 17 marzo, parla poi di “aspettative” rispetto alla leader lepenista. “Marine Le Pen ha ufficialmente riconosciuto i risultati del referendum in Crimea”.
E ancora: “Non ha tradito le nostre attese”. “In un modo o nell’altro bisognerà ringraziare i francesi, è importante”. “Si, fantastico!”.
In effetti il 17 marzo la Le Pen si espresse a favore della regolarità di quella controversa consultazione popolare in Crimea.
Le Pen è una strenua sostenitrice di Putin. Ha fatto diversi viaggi di ‘amicizia’ a Mosca e da quando è iniziato il conflitto in Ucraina si è sempre opposta alle sanzioni europee contro la Russia.
Secondo Mediapart, l’associazione Cotelec, presieduta dal presidente onorario del Fronte, Jean-Marie Le Pen, ha ricevuto il 18 aprile un prestito da due milioni di euro da parte di una società cipriota alimentata con soldi russi.
A fine settembre, il partito anti-euro ha ottenuto un altro prestito da 9 milioni di euro dalla First Cezch Russian Bank (FCRB) .
E Le Pen ha sempre giustificato quel prestito internazionale dicendo che le banche francesi si erano rifiutate di finanziarie il Fn.
(da “La Repubblica”)
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