HABEMUS DATA: LA DECADENZA A BERLUSCONI SI VOTA IL 27 NOVEMBRE
PRIMA SARA’ VOTATA LA FINANZIARIA, SOTTRAENDOLA ALLE IMBOSCATE PARLAMENTARI… SOLITO SCONTRO CON IL PDL CHE VORREBBE POSTICIPARE E CINQUESTELLE CHE VORREBBERO ANTICIPARE
Pietro Grasso l’aveva promesso: “Appena la giunta per il Regolamento stabilirà le modalità del voto della decadenza di Silvio Berlusconi, convocherò la capigruppo per fissare la data”.
Detto, fatto.
Archiviato il voto palese, oggi il presidente del Senato ha riunito i presidenti dei gruppi di Palazzo Madama, che hanno fissato per il 26 o il 27 (a seconda di come procederanno i lavori dell’aula) il redde rationem per il Cavaliere.
Una decisione arrivata non senza scossoni.
Maurizio Gasparri e Renato Schifani hanno tirato bruscamente il freno a mano: “Presidente – sono subito intervenuti – al voto non si può procedere senza aver prima verivicato la legittimità dei lavori della giunta delle Elezioni, la cui segretezza è stata violata dai post su Facebook del senatore Vito Crimi”.
Un’evidente tattica delatoria da parte degli azzurri, che, persa la battaglia sul voto segreto, stanno provando a riaprire una questione che sembrava essere stata archiviata.
Vivaci le proteste di Loredana De Petris e Di Paola Taverna, in rappresentanza rispettivamente di Sel e del M5s.
“Non mi capacito – è sbottata quest’ultima – facciamo un passo avanti e tre indietro”.
Gli stellati hanno ribadito le proprie posizioni: “C’è spazio per votare prima del 15 novembre, prima, cioè, della settimana dedicata esclusivamente alle legge di stabilità “.
Ma l’orientamento della maggioranza è tutt’altro.
“Prima c’è da mettere in sicurezza la manovra, altrimenti l’aula sarebbe ingestibile e le imboscate dietro ogni angolo”, ragionavano nell’entourage di Grasso.
Così niente accordo.
Senza l’unanimità , il calendario dovrà essere votato oggi pomeriggio dall’Aula
(da “Huffington Post”)
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