IL DEPUTATO NON SI SOSPENDE MA MELONI HA DECISO LO ALLONTANERÀ DAL PARTITO
SOSPENDERLO NON SERVE A NULLA, TRA QUALCHE MESI RIAPPARIRA’
Salvo colpi di scena all’alba, sarà Giorgia Meloni a spingere fuori da Fratelli d’Italia il parlamentare di Vercelli. Lo farà nel corso della conferenza stampa di oggi alle 11, un appuntamento per due volte rimandato a causa degli otoliti. Alla vigilia, due opzioni sembrano in ballo: la sospensione cautelativa con rinvio al giudizio dei probiviri di FdI (di fatto, la massima “pena” possibile che può comminare la presidente del Consiglio), oppure la sospensione dagli incarichi del partito. In entrambi i casi, Pozzolo non potrà più parlare a nome della forza politica guidata da Giorgia Meloni. Di fatto, l’antipasto di un’espulsione.
Quando non puoi evitare un problema, prendilo di petto: questo sembra aver deciso ieri sera Meloni. Per un giorno intero, ambasciatori della leader hanno provato a gestire il caso con il diretto interessato. Anche avanzando, pare, la proposta di “autosospendersi”: una soluzione sempre revocabile, la via d’uscita che viene spesso suggerita ai malcapitati per evitare guai peggiori.
Pare però che Pozzolo rifiuti l’offerta. Conta poco, comunque. Il tema sarà affrontato dalla leader, che ha avocato a sé la decisione finale.
Il pugno duro con il deputato di Vercelli servirà alla presidente del Consiglio per bilanciare l’approccio più morbido che dovrebbe tenere su altri dossier. Uno, in particolare: quello dell’inchiesta che ha coinvolto Denis e Tommaso Verdini e che ha portato le opposizioni a chiedere a Matteo Salvini di riferire in Parlamento sulla gestione degli appalti da parte di Anas.
Sul punto, Meloni dovrebbe distinguere: massima severità nei casi di corruzione, dunque anche in questo se le circostanze dovessero essere accertate, ma al momento massima copertura ai membri del governo, perché niente che lambisca l’esecutivo è stato appurato ufficialmente.
E dunque, nessun affondo contro il leghista, almeno su questo nodo. […] Meloni non ha per nulla gradito la sortita dell’alleato contro il Colle per la lettera su ambulanti e balneari. Pur tuttavia, proverà a evitare toni aspri verso il suo vice leghista
(da La Repubblica)
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