IL DIRETTORE DELL’OSPEDALE PEDIATRICO MEYER: “CHE DIFFERENZA C’E’ TRA I BAMBINI DELLA THAILANDIA E I FIGLI DEI MIGRANTI?”
PARTECIPAZIONE PER LA SALVEZZA DEI PRIMI, SPERANZA CHE AFFOGHINO PER I SECONDI
Alberto Zanobini, direttore generale dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, ha scritto oggi una lettera per chiedersi quale sia la differenza tra i piccoli calciatori della Thailandia intrappolati in una grotta per i quali il mondo e l’Italia sono rimasti per giorni con il fiato sospeso prima dell’inizio delle operazioni di salvataggio, e i piccoli migranti che si trovano sui gommoni in attesa di essere salvati:
Mi chiedo che cosa abbiano di diverso i bambini thailandesi bloccati da giorni nelle grotte rispetto ai piccoli migranti che vagano nei gommoni nel mediterraneo, in attesa anch’essi di essere salvati. Che cosa scatta di diverso nella psicologia di noi occidentali?
Perchè mentre il primo caso sollecita in tutti noi il tifo per il salvataggio, il secondo in vari strati della popolazione non attiva gli stessi meccanismi paterni e materni di solidarietà e vicinanza?
Non siamo forse padri e madri anche dei piccoli africani in fuga e disperatamente in cerca di accoglienza allo stesso modo dei giovani thailandesi la cui vicenda da giorni ha mobilitato tutto il mondo per il loro salvataggio?
Forse perchè in questo ultimo caso all’uscita del tunnel una casa lontana che non è la nostra li accoglierà ?
Madri e padri che in ansia li aspettano li riabbracceranno e dunque non coinvolgeranno da vicino le nostre vite e le nostre case.
Come umani dovremmo sapere ricercare nel profondo di noi stessi i sentimenti di paternità e maternità per ogni piccola creatura sofferente nel pianeta, anche se questa è più vicina e per questo apparentemente più minacciosa.
(da agenzie)
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