IL DISCORSO DI PUTIN, FACT CHECKING: TUTTO QUELLO CHE NON TORNA
UNO SPUDORATO CAPOVOLGIMENTO DELLA REALTA’
In 1984, il suo celebre romanzo di fantapolitica, George Orwell lo chiamava “bispensiero”: uno spudorato capovolgimento della realtà. Vladimir Putin sembra avere ripassato il capolavoro dello scrittore inglese in vista del discorso pronunciato stamane davanti al parlamento di Mosca. Ecco il “doublethink” del capo del Cremlino, alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina: una lunga lista di falsità, il cui intento ovviamente non è convincere l’Occidente, ma di fare propaganda all’opinione pubblica russa
“Operazione militare speciale”
Putin comincia continuando a definire l’invasione come una “operazione militare speciale”, invece di chiamarla con il suo vero nome: una guerra che in dodici mesi ha causato alla Russia da due a quattro volte più morti, secondo varie stime, di quante vittime abbiano sofferto gli Stati Uniti in quindici anni di guerra nel Vietnam.
“La Nato parlava apertamente di fornire armi nucleari all’Ucraina”
Un’accusa platealmente falsa: non solo l’Alleanza Atlantica non ha mai progettato di fornire ordigni nucleari all’Ucraina, che peraltro non era, non è e verosimilmente non sarà per il prossimo futuro nemmeno membro della Nato, ma l’Alleanza Atlantica non ha stazionato armi atomiche nemmeno nei Paesi che della Nato sono entrati a fare parte dopo il crollo dell’Unione Sovietica, come le tre repubbliche baltiche di Lituania, Lettonia ed Estonia, e neppure in Polonia e negli altri ex-“paesi satelliti” dell’Urss
“L’Occidente e l’Ucraina erano pronti per attaccare la Russia”
“Quello che è accaduto è colpa loro, erano pronti ad attaccarci, stiamo usando la forza per fermarli” dice Putin. Altra menzogna: come se il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz e il capo della diplomazia americano Blinken non avessero passato buona parte del 2021 e i primi due mesi del 2022 a cercare un dialogo con Mosca […].
“La Russia voleva risolvere il conflitto ucraino pacificamente
Invece è stato Putin a rompere unilateralmente ogni negoziato e tutti i principi degli accordi di Minsk fra Russia e Ucraina: prima riconoscendo l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass (21 febbraio 2022), quindi dichiarando che gli accordi Minsk “hanno cessato di esistere” (22 febbraio 2022), infine ordinando alle sue truppe di entrare in Ucraina (24 febbraio 2022).
“Con le sanzioni l’Occidente ha punito sé stesso
Il capo del Cremlino afferma che l’economia russa non ha sofferto danni come conseguenza delle sanzioni occidentali e che l’Occidente viceversa ha subito “il collasso del proprio settore energetico”.
In realtà il pil russo si è contratto del 3-4 per cento e Mosca ha “perso la guerra del gas”, come sottolinea un’inchiesta del Financial Times […].
“È in gioco l’esistenza stessa della Russia”
Putin afferma che l’Occidente mira a infliggere alla Russia “una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre, non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia ”. In realtà la Nato ha più volte offerto a Mosca un negoziato sulla sicurezza europea come pedina di scambio per non invadere l’Ucraina, proposte sempre respinte dal Cremlino. I missili a più lungo raggio forniti dall’Alleanza Atlantica a Kiev servono a difendersi, non certo a bombardare Mosca.
(da La Repubblica)
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