IL FLOP DI QUOTA 100, LA GRANDE PATACCA DI SALVINI: STANZIATI 19 MILIARDI, USATI SOLO 10 PER MANCANZA DI RICHIESTE
DICEVA: “PER OGNI PENSIONATO SARANNO ASSUNTI TRE GIOVANI”… SAPETE COM’E’ FINITA? OGNI TRE PENSIONATI ASSUNTO SOLO UN GIOVANE… I DATI INPS LO SPUTTANANO
L’Inps ha reso noti i risultati del grande cavallo di battaglia di Salvini ovvero la possibilità di andare in pensione prima, nota ai più come quota 100.
Ebbene, i dati testimoniano un drammatico flop: rispetto ai 19 miliardi stanziati dal governo Conte 1 sono stati usati finora solo 10, poco più della metà.
Questo significa che negli italiani non c’è mai stata questa grande urgenza di andare in pensione, né prima della pandemia né durante.
A dimostrazione che in questo caso la propaganda politica ha creato un bisogno che nei fatti non c’è.
Ma il flop lo si apprezza meglio se si va a guardare l’altro presunto grande vantaggio di quota 100.
I leghisti tessevano le lodi della misura dicendo che avrebbe dato una grande spinta all’occupazione: per ogni pensionato, ci sarebbero stati tre giovani assunti in più. Peccato che, come ricorda oggi l’ex ministro Elsa Fornero, alla fine il rapporto si è rivelato al contrario: un assunto per ogni tre pensionati in più.
Il fatto grave è che il leader leghista stia continuando a fare propaganda anche oggi. Stavolta però è perfino più subdola: tutto il can can montato ad arte sulla storia delle riaperture di negozi e ristoranti – astensioni in consiglio dei ministri comprese – è indirizzato esclusivamente a far passare un semplice messaggio: quando ci sarà la ripresa dell’economia, che Confindustria vede nel terzo trimestre di quest’anno, sarà tutto merito della Lega, che ha spinto per “il ritorno alla vita” contro quei cattivoni dei cosiddetti ministri rigoristi, Speranza in primis.
Quando invece il rimbalzo del pil, quando ci sarà, sarà soprattutto merito del buon esito del piano vaccinale, non certo di chi ha determinato più contagi con un atteggiamento irresponsabile.
(da agenzie)
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