IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA BURLANDO SI CONTINUA A BURLARE DEI CITTADINI GENOVESI: HA RIDOTTO DA 10 A 3 METRI IL LIMITE PER POTER EDIFICARE LUNGO I CORSI D’ACQUA
E’ IL SIMBOLO MASSIMO DEL PARTITO TRASVERSALE DEL CEMENTO… CHI HA TOMBINATO IL FEREGGIANO PER FARCI DEI PARCHEGGI? CHI HA VOLUTO EMRGINARE A SUO TEMPO IL SINDACO SANSA PERCHE’ SI OPPONEVA ALLA COLATA DI CEMENTO SULLA CITTA’? … E RISPUNTA IL NOME DI MAMONE TRA I FINANZIATORI
Burlando un gran pasticcere.
Il Presidente della Regione Liguria che ha ridotto a tre metri la distanza dalle sponde dei corsi d’acqua per poter edificare, “giustifica” il provvedimento con la solfa: ma tanto lo facevano già con le deroghe.
Pensare di “bloccare” le deroghe no?
No… ed altro non ci si poteva aspettare da chi è il simbolo supremo del “Partito trasversale del Cemento”.
Già aveva dato un assaggio con il Piano Casa che, dopo il parziale stop a seguito delle contestazioni della società civile, è stato riapprovato nel suo devastante via libera a nuove colate di cemento, sotto la firma di Marylin Fusco, dell’Italia dei Valori nominata vice-presidente della Giunta Burlando.
Potremmo parlare dei lunghi via libera dati alla colata di cemento in Liguria dal Burlando presidente della Regione… ma la lista è lunga ed è già stata stilata da Marco Preve e Ferruccio Sansa nel libro-inchiesta “Il Partito del Cemento”.
Ci limitiamo ad indicare il progetto della Marinella, quello nato con un promoter d’eccezione, l’avvocato Giorgio Giorgi (avvocato a Genova con moglie che svolge il ruolo di Gip a Genova), già tesoriere della campagna elettorale di Burlando per le elezioni regionali del 2005.
Questo progetto è la cementificazione della foce del Magra… quella pesantemente colpita dal disastro che ha messo in ginocchio lo spezzino e la Lunigiana.
Consiste nella realizzazione di un nuovo imponente insediamento residenziale, commerciale e nautico, lesivo dell’eccezionale valore naturalistico e paesistico dell’area di Marinella, immediatamente retrostante e latistante la foce del fiume Magra, nei Comuni di Ameglia e Sarzana.
Nato sotto il marchio iniziale del Monte dei Paschi di Siena e poi allargato alla CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) ed Unieco (cooperative che già abbiamo conosciuto per la loro assegnazione a società di mafia di subappalti, sia in territorio emiliano sia in quello ligure) a cui si aggiungono la Società Italiana per le Condotte d’Acqua (già coinvolta nell’inchiesta ARCA della DDA di Reggio Calabria) e la Condotte Immobiliare.
Ma Burlando non è solo questo, non è solo l’ex sindaco la cui amministrazione fu travolta dalla prima Tangentopoli, quella dei primi anni Novanta che andò anche a colpire in riferimento a quel progetto per lo “scolmatore del Fereggiano” viziato da mazzette.
Non è solo il potente dalemiano che nel 1997 orchestrò la cacciata del sindaco di Genova, Adriano Sansa, colpevole di aver varato una variante di salvaguardia che bloccava le cementificazione sulle colline e poi varò, con il coordinamento del geologo Sandro Nosengo, un Piano Regolatore che fermava il cemento, prevedeva diradamenti delle costruzioni nelle zone di rischio e programmava interventi radicali per la messa in sicurezza dei torrenti e dei rivi, compresi quelli “tombinati”.
Allora Burlando voleva un uomo che riaprisse, come poi è stato, la stagione delle colate di cemento… e così portò sulla poltrona di Sindaco l’ex consulente di Alberto Teardo, l’avv. Giuseppe Pericu… che, tra i primi atti, stravolse il PRG approvato durante l’amministrazione Sansa, riaprendo con il suo nuovo PUC le strade alle betoniere roventi.
Il tutto con il consenso ed assenso dell’allora amministrazione della Provincia di Genova, guidata da Marta Vincenzi.
Burlando è anche altro… era anche il Commissario Delegato dalla Presidenza del Consiglio – Protezione Civile per l’emergenza del Fereggiano!
E cosa ha fatto con i fondi e con il potere assegnatogli?
Nomina come esecutore il suo uomo di fiducia Gian Poggi.
Prima alla guida dell’Urbanistica del Comune di Genova con Pericu e poi chiamato a prestare il servizio in Regione Liguria di Burlando.
Già fedele tra i fedeli dell’associazione “Maestrale” quella che prendeva anche i contributi della ECO-GE dei Mamone, Gian Poggi è stato anche nominato nel Consiglio di Amministrazione, insieme agli altri burlandiani doc, della società “Infrastrutture Liguria srl”, creata da Burlando perchè gestisse le costruzioni (ad esempio, a partire dall’Ospedale di La Spezia) visto che, stando alla legge, gli si era fatto notare che la “Sviluppo Genova spa” non poteva operare al di fuori dell’ambito genovese.
E nella nuova società vennero quindi chiamati ad operare i protagonisti della gestione appalti della “Sviluppo Genova” al centro dell’indagine sul “cartello” dei Mamone per il controllo di appalti e subappalti (vedi qui).
Con il suo fedele Gian Poggi, Burlando che ha fatto per mettere in sicurezza il Fereggiano?
Semplice lo ha tombinato (con l’appalto alla ditta del Furfaro Antonio che abbiamo già descritto) per realizzarvi i parcheggi.
Lo ha fatto con il consenso della Provincia che poteva impedirlo.
Lo ha fatto con il silenzio del Comune.
Repetto e Vincenzi non hanno disturbato.
In tanti, nella zona di massimo consenso di Burlando, volevano i parcheggi; perchè “scontentare” gli elettori?
E così il Fereggiano, nel tratto seguente alla grande copertura, è esploso nella sua massima violenza.
Nel ’70 non lo fece, tanto per dare un parametro di comparazione
Certo ha abbattuto una palazzina, ma le altre?
Le altre che soffocano il torrente sono state lasciate lì, una accanto all’altra… quelle nel greto e quelle che salgono in alto, perchè sono palazzi, sono sempre lì.
Spesi 10 milioni di euro della Protezione Civile così… e cosa succede ora dopo il disastro?
Il Governo Berlusconi, tanto per dimostrare la trasversalità del “partito del cemento”, chi ha nominato come nuovo Commissario Delegato per l’alluvione?
Proprio Claudio Burlando!
Ufficio di Presidenza
Casa della Legalità
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