IL GOVERNO HA RESPINTO LA RICHIESTA DI OCEAN VIKING E GEO BARENTS DI UN PORTO SICURO VICINO, RIBADENDO CHE DEVONO ANDARE AD ANCONA
VIOLATO IL DIRITTO INTERNAZIONALE, ALTRI GIORNI DI SOFFERENZA PER CHI HA DIRITTO A UN TRATTAMENTO UMANO
Il governo italiano ha detto no alla richiesta delle navi ong Geo Barents e Ocean Viking di dar loro un porto sicuro più vicino di quello di Ancona, che dista oltre 1.500 chilometri dal largo della Libia, dove sono stati salvati i naufraghi. “La nostra richiesta è stata respinta. Le autorità italiane hanno confermato Ancona come porto sicuro, nonostante il meteo molto preoccupante. Quest’ordine va contro l’interesse dei naufraghi e contro il diritto internazionale, inoltre svuota il Mediterraneo di navi di soccorso”. Così ha comunicato Sos Mediterranée, che gestisce la Ocean Viking.
Anche Msf conferma: il porto assegnato resta quello di Ancona: “Il Viminale ha rifiutato la nostra richiesta di un luogo sicuro più vicino per lo sbarco dei 73 sopravvissuti a bordo della Geo Barents. La nave si sta dirigendo verso Nord”.
Le reazioni
“Spero che quanto riporta oggi Repubblica, secondo cui il governo starebbe pianificando di far sbarcare i migranti nei porti delle città governate dal centrosinistra, non sia vero. Ma se fosse vero che governo e Ministro dell’Interno hanno scelto i porti sulla base del colore delle amministrazioni, sarebbe di una slealtà istituzionale enorme, oltre che inumano. Perché è inumano far viaggiare queste persone per altri 4 giorni, peraltro in condizioni di mare che non si preannunciano buone. Il ministro Piantedosi dovrebbe chiarire al più presto”. Lo ha detto il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, intervenendo a Omnibus su La7.
“Spero anche – ha aggiunto Della Vedova – che il premier Meloni nell’incontro con von der Leyen non riapra la polemica sui migranti, con la strategia di non far sbarcare persone, compresi donne e bambini: ad usarli come arma di pressione sugli altri Paesi europei, come fatto di recente, non si ottiene nulla” ha concluso.
(da agenzie)
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