“IL MARE È ARRIVATO ANCHE A MILANO”: LE SARDINE CONQUISTANO PIAZZA DUOMO
IN 25.000 E C’E’ ANCHE SAVIANO: “SALVINI HA PAURA DI QUESTE PIAZZE”… I VOLONTARI RACCOLGONO CIBO PER I POVERI
La pioggia non dà tregua, ma nonostante questo l’enorme piazza Duomo è piena di Sardine. Venticinquemila secondo gli organizzatori.
Sotto i portici di Corso Vittorio c’è un gazebo bianco, da lì arriva il suono di una chitarra e si vedono piccoli altoparlanti, talmente piccoli che solo le prime tre file riescono ad ascoltare.
Tutto questo per dire che il fashmob sarebbe dovuto essere nella più piccola piazza dei Mercanti, ma la folla che si è radunata è talmente tanta che ci si è spostati in fretta e furia sotto la Madonnina.
Tra la folla c’è anche Roberto Saviano, con il suo ombrello, tra i primi a parlare: “Questa piazza è bellissima perchè non ci sono leader. Salvini si sta preoccupando moltissimo, credeva di essere riuscito a scoraggiare l’opposizione con i numeri e inventando sui social balle e ora si sta mettendo a paura”.
Nel frattempo lungo tutta la piazza i volontari dell’associazione “Pane quotidiano” passano con i carrelli e raccolgono cibo che i partecipanti al flashmob hanno portato con loro per donarlo ai bisognosi.
Non solo scatolette di sardine, ma anche pacchi di pasta, sale, zucchero, latte. C’è di tutto e a poco a poco il cibo diventa una montagna. “Stanotte e domani mattina lo portiamo ai poveri. Si metteranno in fila e queste file sono sempre più lunghe”, osserva un volontario in pettorina arancione.
In corsa dal flashmob di Taranto arriva anche Mattia Santori, l’ideatore insieme ai tre ragazzi di Bologna di quest’onda che porta il nome di Sardine. “Per il momento noi dobbiamo rimanere lontani dalla politica, dobbiamo restare una piazza fluida e libera come siamo adesso”, dice
E poi ancora: “Salvini ha chiesto di incontrarci? Lo ha detto tante volte, a partire dalla manifestazione di Ferrara, poi però in piazza non è mai venuto. Noi non siamo interessati a incontrare esponenti di quella politica che contestiamo e che in questi anni ha contribuito a disgregare in maniera impressionante il tessuto sociale”.
Scherzando Santori, nel vedere la piazza così piena, ricorda come tutto sia iniziato quasi per gioco e “adesso la situazione ci è un po’ sfuggita di mano”.
Nel senso che viene contattato da tantissime città d’Italia che vogliono organizzare un flashmob. Dove può partecipa anche lui, come ha fatto oggi volando dalla Puglia a Milano. Ma in vista del 14 dicembre, a un mese esatto dall’evento di Bologna e in occasione della manifestazione di Roma, “sarà necessario avviare una raccolta fondi”, annuncia parlando con i cronisti e guardando un po’ più in là .
Tra i cartelli con su scritto “Sardine del naviglio” e “Milano non si lega”, c’è un ragazzo sulla ventina d’anni, che da una transenna in cemento osseva la piazza dall’alto. Si chiama Filippo Cucchetto: “Sono tornato da Novara, ero fuori Milano mi sembrava giusto far sentire che ci siamo”.
Poco distante Vincenzo Pace, un educatore che vive e lavora a Milano: “Per me questa piazza non è contro Salvini, piuttosto è un modo di intendere la politica. Viviamo nel degrado della politica, tutto viene scritto sui social in un’eterna campagna elettorale di incitamento all’odio come se il problema fossero i migranti quando i problemi sono altri come l’economia e dissesto idrogeologico”.
Le voci sono tante, le Sardine sembrano un’infinità . La pioggia batte sempre più forte ma come dicono dal palco “i pesci azzurri sanno nuotare”. E come recita un cartello, oggi “il mare è arrivato anche a Milano”
(da “Huffingtonpost”)
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