IL NUOVO DIRETTORE DI “DOMANI” SARA’ IL 35ENNE STEFANO FELTRI
IL NUOVO QUOTIDIANO DI DE BENEDETTI SCEGLIE L’EX VICE-DIRETTORE DEL “FATTO QUOTIDIANO”
La direzione del nuovo quotidiano fondato dall’Ingegnere sarà affidata all’ex vicedirettore del Fatto quotidiano, un giovane di 35 anni, come aveva anticipato Open
È nata ufficialmente la nuova avventura editoriale di Carlo De Benedetti, con la costituzione dal notaio della società “Editoriale Domani spa”, che sarà posseduta da due società con l’Ingegnere come azionista unico. A presiedere l’azienda che darà vita al nuovo quotidiano ci sarà il senatore del Pd Luigi Zanda, che proprio oggi si è dimesso da tesoriere dem, mantenendo il seggio in Senato.
La società parte con un capitale di 10 milioni e avrò nel Consiglio di amministrazione, oltre Zanda, Giovanni Canetta, Federica Mariani, Virginia Ripa di Meana, Massimo Segre e Grazia Volo. Sia Zanda che il padre di Virginia Ripa di Meana erano stati per diversi anni nel Cda de l’Espresso, quando era ancora di proprietà proprio di De Benedetti.
Come anticipato da Open, la direzione del nuovo quotidiano nato per sfidare la Repubblica era sin dall’inizio orientata su un giovane. E la scelta, secondo Prima comunicazione, sarebbe caduta sull’ex vicedirettore del Fatto quotidiano, il 35enne Stefano Feltri, oggi alla guida di ProMarket.org e collaboratore dell’economista Luigi Zingales.
Un profilo da giornalista economico, una carriera rapida e brillante. Prima al Foglio di Giuliano Ferrara e al Riformista di Antonio Polito, quotidiani garantisti, oggi negli Stati Uniti con il professor Luigi Zingales, l’economista liberista che piaceva molto alla candidata vicepresidente Sarah Palin.
Giovane e brillante, liberale e manettaro, populista e antipopulista. Ora la svolta a sinistra di Repubblica, con l’idea di rubare una fetta di pubblico al giornale fondato da Eugenio Scalfari. Un’area potenzialmente florida, ma non facile da conquistare. Chi conosce bene Stefano Feltri non ha dubbi sulla sua bravura, semmai sull’operazione: «Il mondo di riferimento di questo giornale potrebbe non riconoscerlo come uno di loro. Rischierebbe di essere un pesce fuor d’acqua. Lo considererebbero quasi di destra».
(da agenzie)
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