IL PROCURATORE DI CATANIA E’ IL NUOVO SOVRANISTA DEL “FORSE”
INVECE CHE PRODURRE PROVE CONTINUA A FARE IL POLITICO TRA CONDIZIONALI, IPOTESI E VAGHEZZA… ORA SI LANCIA PURE IN ANALISI COMPLOTTISTE… MENTRE FRONTEX E GDF LO SMENTISCONO: “MAI ACCUSATO LE ONG”
Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, titolare di uno dei fascicoli aperti dalla magistratura italiana sulle attività in mare delle ong impegnate nel salvataggio di migranti provenienti dalla Libia e che indaga su presunte collusioni tra operatori umanitari e trafficanti libici, non riesce a stare zitto e stamane adombra nuovi e ancor più inquietanti sospetti ai microfoni di Agorà su Raitre: “A mio avviso – dichiara il magistrato – alcune ong POTREBBERO essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga. Forse la cosa POTREBBE essere ancora più inquietante – ha aggiunto Zuccaro -. Si perseguono da parte di alcune ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi”. QUALI NON DICE.
Alla domanda sui possibili allarmismi, Zuccaro risponde: “Se l’informazione è corretta questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione”.
E SU QUESTO NON VI SON DUBBI.
All’inchiesta catanese ha fatto più volte riferimento Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle, accusando di ipocrisia e buonismo chi difende il lavoro svolto dalle ong.
Nel suo attacco, Di Maio ha anche impugnato l’ultimo Rapporto Frontex affermando che nel documento si paragonerebbero le navi delle ong a “taxi del mare” al servizio delle organizzazioni criminali libiche.
Conclusioni decisamente respinte dalla portavoce dell’agenzia per il controllo delle frontiere Ue, Izabella Cooper: “Mai accusato le ong. Salvare vite è un obbligo internazionale per chi opera in mare. E’ chiaro che i trafficanti in Libia se ne approfittano” sapendo della presenza navi delle organizzazioni umanitarie al largo delle coste libiche.
Questa la “conseguenza involontaria” delle attività delle ong citata nell’ultimo Rapporto Frontex.
Anche la Guardia di Finanza, in una audizione alla Camera, aveva smentito qualsiasi collusione tra Ong e trafficanti.
Ma il procuratore Zuccaro continua a parlare senza dire nulla: “C’è un’indagine conoscitiva sulle ong che è ancora in corso. Di prove si può parlare soltanto a fronte di conoscenze che possano essere utilizzate processualmente e queste al momento mancano. Tra gli elementi raccolti, i contatti diretti con soggetti che si trovano in Libia che annunciano la partenza di barconi. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma ci sono ong che non rispettano le regole”.
Davanti ai microfoni della Tgr Rai Sicilia, il magistrato sottolinea anche che a fronte della proliferazione e del super-attivismo delle ong, emerge “l’inattività di taluni Stati, cui spetta dare delle risposte al problema”. A esempio, “da parte del governo maltese non c’è alcuna risposta a eventi Sar. Occorre che ognuno faccia la propria parte perchè il numero dei migranti che approda in Italia è sempre meno gestibile”.
Ma forse il procuratore pensa di essere a capo di un governo sovranista o solo di una Procura della Repubblica? A che titolo si permette di “suggerire” soluzioni? A che titolo continua a dire “forse”, “potrebbe”, “non si esclude”?
Il ministro della Giustizia Orlando esiste e non ha nulla da dire a un magistrato che sta facendo politica?
Intanto, dopo la Cei, contro le accuse alle ong interviene anche il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas Italiana, autore di un commento in evidente sintonia con le parole di Saviano: “L’immigrazione è fastidiosa per chi regge la sua vita sul numero degli elettori”.
“Non si può sparare nel mucchio”, ammonisce il cardinale e arcivescovo di Agrigento in una videointervista al settimanale diocesano agrigentino La Voce del Popolo, “se io dovessi dire che tutti i politici sono disonesti – osserva Montenegro -, qualcuno alzerebbe il dito per dire: come fai a dire che anch’io lo sono”. “Non bisogna dire che tutte le Ong approfittano della situazione per arricchirsi – conclude il presidente della Caritas -. Se ce n’è qualcuna, si fanno le debite indagine e ricerche, e chi sfrutta questa situazione sarà penalizzato”.
E se non ci fossero, aggiungiamo noi, certi magistrati vengano censurati per aver diffuso allarmismi.
(da agenzie)
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