IL VATICANO IMPUGNA IL CONCORDATO: “MODIFICARE IL DDL ZAN”
INVECE DI PREOCCUPARSI PER I PRETI PEDOFILI E PER I 5 MILIARDI DI TASSE NON PAGATE SONO “TIMOROSI PER LA LIBERTA’ DI PENSIERO”
Il Vaticano ha chiesto formalmente al governo italiano di modificare il ddl Zan, il disegno di legge contro l’omofobia.
Secondo la Segreteria di Stato violerebbe “l’accordo di revisione del Concordato”. E’ stata per questo consegnata all’ambasciata italiana presso la Santa Sede una nota a firma del Segretario vaticano per i rapporti con gli Stati monsignor Paul Richard Gallagher. La questione sollevata dal Vaticano è stata poi trasmessa dalla Farnesina alla presidenza del Consiglio ed è al vaglio di Palazzo Chigi.
La nota è stata consegnata con ogni probabilità giovedì scorso durante la conferenza stampa di presentazione dell’Incontro “Faith and Science: Towards COP26”, promosso dalle Ambasciate del Regno Unito e dell’Italia presso la Santa Sede, insieme alla Santa Sede. All’incontro erano presenti monsignor Paul R. Gallagher, Sally Jane Axworthy, ambasciatore di Gran Bretagna presso la Santa Sede e Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. In questa occasione Gallagher ha incontrato Sebastiani e trasmesso le osservazioni della Segreteria di Stato confidando in una riservatezza che non è stata mantenuta.
Due i punti evidenziati nella nota trasmessa al governo italiano. Il Vaticano sottolinea come secondo il testo in discussione al Senato, le scuole cattoliche non sarebbero esentate dall’organizzazione della futura Giornata nazionale contro l’omofobia.
E più in generale, si esprimono timori per la “libertà di pensiero” dei cattolici, che rischierebbero conseguenze giudiziarie nell’esprimere le loro convinzioni.
Mai la Santa Sede era intervenuta nell’iter di approvazione di una legge italiana esercitando formalmente le facoltà che le derivano dai Patti Lateranensi. Un atto che va ben oltre la ‘moral suasion’ che spesso la Chiesa ha usato per leggi controverse. Nella nota consegnata da monsignor Gallagher si evidenzia che “alcuni contenuti della proposta legislativa in esame presso il Senato riducono la libertà garantita alla Chiesa cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato”.
Tra le questioni sollevate c’è il fatto che le scuole cattoliche non sarebbero esentate dall’organizzazione della futura Giornata nazionale contro l’omofobia, ma si evidenziano anche timori più generali per la “libertà di pensiero” dei cattolici e anche delle possibili conseguenze giudiziarie nell’espressione delle proprie idee. “Chiediamo che siano accolte le nostre preoccupazioni”, scrive la Santa Sede al governo italiano.
(da agenzie)
Leave a Reply