“IN AFRICA C’E’ POSTO PER TUTTI”: BATTUTA AL VELENO DI PRODI SU VELTRONI
ORA IL SOGNO DI WALTER SI PUO’ REALIZZARE: E’ DA DIECI ANNI CHE DICE DI VOLER ANDARE IN AFRICA A FAR DEL BENE… PRODI CHE HA AVUTO UN INCARICO ONU NON TEME L’ARRIVO DI COLUI CHE LO FECE CADERE QUANDO ERA PRESIDENTE PER CONSIGLIO PER PRENDERE IL SUO POSTO… MA SI VENDICA CON UNA BATTUTA SU “SCIUPONE L’AFRICANO”
“In Africa c’è posto per tutti”, sghignazza Romano a chi gli domanda se non è preoccupato per la nuova concorrenza che gli arriva da Walter Veltroni, “pensionato” ora anche lui dal Pd, che magari finisce per sfilargli la missione africana avuta dall’Onu, dopo avergli sottratto il Partito Democratico e Palazzo Chigi.
Nella conferenza stampa di addio, Walter ha di nuovo ricordato il suo sogno, quello di andare in Africa, “luogo naturale per chi ha una coscienza civile e ha la possibilità di scoprirlo e verificarlo”. E ha precisato che l’Africa “è una meta irrinunciabile per chi crede che la politica sia lotta alle diseguaglianze che in nessun altro posto sono così evidenti. Si apre per me un tempo nuovo con la scoperta della vertigine del tempo che mi mancava da trent’anni”.
Oddio c’e’ da dire che sono 10 anni che Walter dice che vuole partire per il Continente nero e che pare con i bagagli già pronti e in regola con il vaccino contro la febbre gialla e poi alla fine ce lo ritroviamo sempre ad assistere alle prime cinematografiche in comode poltrone romane: qualche perplessità è lecita sulla sua effettiva partenza. Un’eventuale missione in Africa è vista poi con sospetto e preoccupazione.
Sciupone l’Africano, come viene soprannominato da qualche amico, alla luce di come ha sciupato il sogno del Partito democratico, estromettendo il padre fondatore Prodi, logorandone il governo, provocando Mastella per generare la crisi e stressando i comunisti, magari finisce che sfila l’incarico Onu a Romano, sogghigna qualcuno.
Infatti, Prodi ha avuto un incarico affidatogli dal segretario generale dell’Onu di guidare la commissione “peacekeeping”, un premio di consolazione dopo tanti anni in prima linea governativa.
Ora ci si interroga come voglia Veltroni intendere il suo “viaggio in Africa”, perchè le strade sono tante.
Una è quella seguita dalla sua fans Giovanna Melandri, con le feste nelle ville di Malindi e dintorni ad esempio.
Un’altra quella seguita da Prodi con un discreto gettone remunerativo oltre al pagamento delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Poi rimane sempre quella di arruolarsi coi Padri comboniani e immergersi nel Darfur o in altre desolate terre di fame e di morte.
Nell’ultimo caso si tratta di scelte di vita, in cui occorre liberarsi di tutto, quindi pure del loft a Manhattan… la vediamo dura come ipotesi.
E’ certo comunque che la forma è salva: Prodi ha telefonato a Walter dopo le dimissioni per “dargli conforto”. Quanto siano state gradite le sue parole e quanto sincere non è noto.
In fondo Prodi ha atteso poco sulla sponda del fiume per vedere passare il cadavere del suo nemico… Ora lui si accontenta di tenere conferenze in qualche università amica dove viene invitato, tutto spesato e pagato 10.000 euro a lezione. Non male no?
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