IN TRENTINO LEGA E SVP SI ALZANO GLI STIPENDI: 600 EURO AL MESE IN PIU’ E PURE GLI ARRETRATI
AI CONSIGLIERI REGIONALI NON BASTANO 9.800 EURO AL MESE PIU’ RIMBORSI SPESE, PASTI E PERNOTTAMENTI
Poco importa se i consiglieri regionali del Trentino-Alto Adige guadagnano 9.800 euro al mese, cui va aggiunto un importo forfettario netto mensile per l’esercizio del mandato pari a 700 euro, oltre a 750 euro “a titolo di rimborso spese per l’esercizio del mandato” e 750 euro mensili per specifiche categorie di spese documentate.
Inoltre, i pasti sono rimborsati fino a 90 euro giornalieri e pernottamenti fino a 220 euro giornalieri.
Nonostante tutto questo, hanno deciso di aumentarsi lo stipendio, adeguandolo agli indici Istat della crescita dei prezzi, ma non l’indice nazionale, bensì quello locale dei Comuni di Trento e Bolzano, notoriamente superiore alla media italiana.
Il risultato è che si troveranno in busta paga (con gli arretrati dal 2012 ad oggi) circa 600 euro in più al mese. L’equivalente di un sussidio per i poveri, che si aggiunge a uno stipendio da ricchi.
La decisione è stata presa dal consiglio regionale, che ha approvato un emendamento alla legge di assestamento del bilancio che è stato presentato per iniziativa della maggioranza composta da Südtiroler Volkspartei e della Lega, senza preavviso.
Anzi, negli scorsi mesi diversi progetti di legge erano stati bloccati, anche dopo essere stati discussi in commissione, perché i due partiti non erano d’accordo.
Dal 2012 esiste una deliberazione che prevede l’adeguamento al costo della vita, introducendo un automatismo che non appartiene a tutte le categorie di lavoratori. Forse per la paura di polemiche, in un periodo di spendin review, in questi nove anni l’Uffico di presidenza non si era ancora assunto l’onere di mettere mano praticamente alla questione.
E’ stato il presidente dell’assemblea, Josef Noggler, a inserire l’emendamento. La decisione prevede di scongelare il fondo accantonato (e finora congelato) degli adeguamenti Istat per distribuire i soldi arretrati a tutti i consiglieri regionali che si sono succeduti dalla XVII Legislatura.
Non disciplina solo l’arretrato, prevede pure che i futuri adeguamenti Istat siano garantiti, soltanto che saranno quinquennali e non più annuali.
Riccardo Dello Sbarba (Verdi) commenta: “Complimenti, siamo gli unici con uno stipendio che aumenta automaticamente, a differenza di tutti gli altri lavoratori”. Paolo Zanella (Futura) rincara: “Alla faccia dei dipendenti pubblici trentini che, caso unico in Italia, non hanno avuto il rinnovo del contratto. I consiglieri regionali introducono per sé la scala mobile e pure le gabbie salariali”.
(da agenzie)
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