INTERVISTA A VINCENZA LABRIOLA, DEPUTATA CHE STA PER LASCIARE I CINQUESTELLE: “L’IDEA DEL MOVIMENTO NON C’E’ PIU'”
“AL MOMENTO OPPORTUNO SCRIVERO’ SU FB LE RAGIONI, CE NE SONO PIU’ DI UNA”
Vincenza Labriola parla con la collega Eleonora Bechis nel cortile di Montecitorio. Fuma una sigaretta, allontana chi le chiede se — davvero — sia pronta ad abbandonare il Movimento 5 stelle in Parlamento.
Davanti a domande più precise, però, davanti a chi le chiede se il suo progetto, come quello di Alessandro Furnari, sia di lasciare il gruppo spiegando la decisione con un post su Facebook giovedì o venerdì notte, confessa: «Può darsi che sulla mia pagina troverete un post analogo a quello di Alessandro».
Dipende dall’istinto: «Deciderò al momento opportuno. Ci sono volte in cui devi scegliere tra la persona che sei e un’idea che forse non esiste più».
Ha due figlie piccole, la deputata a 5 stelle.
Fa i salti mortali per riuscire a vederle, per non far sentire loro la mancanza della mamma. È di Taranto, molto sensibile al caso Ilva.
Allora è vero. Lei e il suo collega abbandonate il gruppo?
«Posso dire solo che sono una persona istintiva e che deciderò d’istinto, quando mi troverò davanti a un bivio».
Può almeno dirci qual è il motivo di questa “possibile” scelta.
«Non c’è un solo motivo».
È diventato difficile lavorare con il gruppo alla Camera. Si sono create dinamiche che non vi piacciono?
«Io lavoro benissimo con i miei colleghi della commissione Lavoro. Sono come una famiglia per me, stiamo a preparare leggi e mozioni tutto il giorno, da mattina a sera. Ci vediamo anche fuori».
Il problema è l’assemblea?
Non risponde
Ci sono delle pratiche burocratiche da fare per il passaggio al gruppo misto. Lei e il suo collega vi siete già informati.
«Una cosa è informarsi, un’altra decidere. Posso informarmi su come si ottiene il Telepass senza prenderlo mai, no?».
Pare che Grillo sarà a Taranto questo week end. Ci andrà ?
«Non so. Non ne sapevo nulla».
Come vive la vicenda dell’Ilva?
«Non voglio dire qual è la mia posizione politica. Non ancora almeno. È una discussione che stiamo facendo con la rete, una cosa in cui siamo tutti coinvolti. Da donna tarantina posso dirle che ho allattato le mie figlie e che mi sono sentita in colpa per questo. Perchè dopo si sono scoperte quantità eccessive di diossina nel latte materno. Perchè ho visto da vicino casi di tumore».
Quando se n’è parlato chiedeva che l’eccedenza della diaria si potesse donare liberamente. Pensava ai centri tumore?
«Pensavo a quelli, all’assistenza ai bambini malati di Sla, agli ultimi, ai deboli, a chi non riesce ad arrivare a fine mese».
Stasera (ieri, ndr) sarà all’assemblea dei deputati?
«No. Non ci andrò».
Annalisa Cuzzocrea
(da “la Repubblica“)
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