INTERVISTA AL DEM ROBERTO MORASSUT: “INQUINAMENTO NEL PD, NON SONO CASI ISOLATI”
IL DEPUTATO AVEVA DENUNCIATO DA TEMPO L’IMPASTO ROMANO TRA MALAFFARE E POLITICA
«Nessuno sospettava niente? Come si fa a dirlo quando io ci ho scritto sopra due libri?».
Roberto Morassut, deputato pd che è stato assessore a Roma con Veltroni, non è lieto di aver gridato al vento per denunciare l’impasto lurido tra malaffare e politica romana
È una vittoria per lei?
«Per me questa inchiesta è dolorosa, ma non mi sorprende. La qualità della nostra vita interna si è molto abbassata ed era chiaro da tempo».
Colpa delle primarie?
«Un confronto tra tribù, si reggono solo sul potere. Nel tempo si sono incrostate di elementi di inquinamento».
Renzi lo affronterà il 14 all’assemblea nazionale.
«Dobbiamo riscrivere le regole. Ci vuole l’analisi patrimoniale degli eletti e dei nominati. Non mi sorprende che in questa inchiesta ci siano pezzi del Pd, non sono casi isolati».
Luca Odevaine?
«Pronto ed efficiente. L’ho conosciuto così, fino al 2008. Poi l’ho perso di vista».
Di chi è la colpa?
«Dopo la sconfitta nel 2008 nel Pd tutto è scaduto sul piano del potere. Dobbiamo azzerare il tesseramento e le assemblee elette col porcellum interno».
Ma il cuore del malaffare è a destra. O no?
«Con la destra di Alemanno abbiamo avuto un atteggiamento consociativo».
Problema solo di Roma ?
«No. Le primarie in Emilia dimostrano lo scollamento del nostro rapporto col territorio. Col trentennale di Berlinguer abbiamo perso un’occasione».
I suoi colleghi la ringraziano per le sue denunce ?
«C’è chi apprezza e chi mi accusa di infangare il partito. Do fastidio, ma non importa».
Monica Guerzoni
(da “il Corriere della Sera”)
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