INTERVISTE IN TV COMPRATE: IN EMILIA SETTE POLITICI A GIUDIZIO
NEL MIRINO 140.000 EURO, LA META’ PAGATA DALLA LEGA NORD
La Procura contabile dell’Emilia Romagna ha citato in giudizio sette politici per l’acquisto delle interviste in alcune televisioni locali durante la campagna elettorale. La vicenda nasce dall’indagine (più ampia), sull’uso improprio dei soldi destinati ai gruppi consiliari regionali come rimborso spese per il funzionamento dei gruppi stessi.
La Procura della Corte dei Conti contesta ai sette spese non giustificate per 140.000 euro, dei quali la metà pagati dalla Lega Nord.
Tra i citati c’è anche Marco Monari, unica vittima politica (per ora), della vicenda. Monari, ex capogruppo del Pd, si è infatti dimesso quando sono diventati di dominio pubblico alcuni pernottamenti in alberghi e cene.
Ma il 9 luglio, giorno dell’udienza, si presenteranno davanti ai giudici contabili anche Luigi Villani (Pdl), Gian Guido Naldi (Sel), Roberto Sconciaforti (Fds), Sivia Noè (Udc), Mauro Manfredini (Ln) e Andrea Defranceschi (M5S).
«Avevamo molto riscontro – ha dichiarato il leghista – era una trasmissione in diretta, per noi era tutto regolare».
Posizione delicata anche per l’esponente dei grillini che tra l’altro si trova a rispondere delle «comparsate» televisive dell’ex collega di partito Giovanni Favia, poi espulso.
«Me ne assumo la piena responsabilità – dice oggi Favia – Pagare per andare in televisione è pagare per andare al proprio funerale».
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