ISTAT: A LUGLIO 22.000 OCCUPATI IN MENO, AUMENTANO SOLO I PRECARI
E’ IL PRIMO CALO DA AGOSTO 2021
Gli occupati a luglio diminuiscono di 22mila rispetto a giugno: si tratta del primo calo da agosto 2021, spiega l’Istat, che ha nel frattempo rivisto al rialzo il dato relativo al mese di maggio quando stando alla prima lettura si era già registrata una diminuzione.
Gli occupati, in base alla stima flash, a fine luglio erano 23.205.000: 463mila in più su luglio 2021.
Il tasso di occupazione cala rispetto al mese precedente di 0,1 punti e si assesta sul 60,3% (+1,6 punti su luglio 2021). Gli occupati sono 23.205.000. I dipendenti a termine raggiungono il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica. Anche in questo caso i dati precedenti, che li davano a 3,17 milioni già a giugno, sono stati rivisti. Attualmente i lavoratori precari sono 3,16 milioni.
Diminuiscono sia gli occupati sia i disoccupati, crescono invece gli inattivi.
L’occupazione cala (-0,1%, pari a -22mila) tra le femmine, i dipendenti permanenti, gli autonomi e tutte le classi d’età, con l’eccezione dei maggiori di 50 anni tra i quali cresce; crescita che si registra anche tra i maschi e i dipendenti a termine.
Il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti). Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -32mila unità rispetto a giugno) si osserva per entrambi i sessi e principalmente tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione cala al 7,9% (-0,1 punti) e sale al 24,0% tra i giovani (+0,1 punti).
Anno su anno l’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+1,5 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva. Confrontando il trimestre maggio 2022-luglio 2022 con quello precedente (febbraio 2022-aprile 2022), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 140mila occupati in più.
(da agenzie)
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