ITALICUM, SCONTRO FRONTALE TRA RENZI E MINORANZA PD: 29 CONTRO I CAPILISTA BLOCCATI
RIUNIONE IN CORSO DEI SENATORI… STAMANE INCONTRO TRA RENZI E BERLUSCONI
Ad un anno esatto dalla stipula del patto del Nazareno, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi si vedono di nuovo per un incontro decisivo rispetto agli appuntamenti che potrebbero rappresentare uno snodo cruciale della legislatura: elezione del nuovo capo dello Stato, riforme istituzionali e – tra i mal di pancia interni al Pd – nuova legge elettorale.
I due, accompagnati dai rispettivi staff, si sono parlati a Palazzo Chigi.
Un colloquio – durato circa un’ora – propedeutico ad una serie di altri impegni previsti per la giornata.
Alle 12.30 il premier torna ad incontrare i senatori del Pd per ‘chiudere’ sul sistema di voto: i dissidenti dem, però, non intendono votare la riforma se questa conterrà – come prevede l’accordo stretto con Silvio – i capilista bloccati che secondo Stefano Fassina “minano la democrazia”.
Nel pomeriggio, invece, anche per Berlusconi è previsto un confronto con il proprio gruppo a palazzo Madama.
Nell’agenda del presidente del Consiglio si inserisce pure un delicato Consiglio dei ministri, alle 13, con all’ordine del giorno le misure antiterrorismo e la riforma delle banche Popolari che agita i settori cattolici della maggioranza. Poi la partenza per il vertice di Davos.
Sul nodo dei nominati interviene Gianni Cuperlo, esponente della minoranza dem: “L’impegno di Miguel Gotor e altre decine di senatori per un parlamento scelto finalmente dai cittadini è coerente con quanto tutto il Pd, compreso Renzi, si è impegnato a fare davanti al Paese. Se oggi il capo del governo per difendere il patto con la destra sceglie la via di un parlamento composto in larga misura di nominati si colpisce alla base quel principio della rappresentanza che la riforma vorrebbe rigenerare. Altrochè partito nel partito – l’accusa era stata lanciata ieri dal premier – o la sciocca retorica su gufi e sabotatori che veline dall’alto rilanciano sui giornali di stamani. Il confronto in corso al Senato è una battaglia per la democrazia, per una buona legge, per non sacrificare i principi sui quali tutto il Pd, in tempi non sospetti, ha messo la faccia”.
E a pochi minuti dall’assemblea del gruppo, è Gotor a dire che “ormai non c’è alcuna trattativa” tra la minoranza Pd e i vertici del partito.
“E siamo in 29 senatori dem a confermare la linea del no ai capilista bloccati” nell’Italicum. L’assemblea dovrebbe concludersi con un voto.
“Ormai – aggiunge Gotor – la discussione è solo con Berlusconi”.
(da “la Repubblica”)
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