LA APPENDINO RINUNCIA A UN ASILO E A UNA SCUOLA MATERNA, PREFERISCE INCASSARE 1,3 MILIONI DI ONERI URBANISTICI
GLI ONERI USATI PER FINANZIARE LA SPESA CORRENTE, TUTTO L’OPPOSTO DI QUANTO SOSTENEVA IN CAMPAGNA ELETTORALE
Il Comune di Torino guidato dalla sindaca Chiara Appendino sembra prendere le decisioni sull’assetto urbanistico della città e dei servizi ai cittadini con l’ossessione di fare cassa.
Almeno questo è quello che traspare dalle recenti decisioni di utilizzare gli oneri urbanistici per finanziare la spesa corrente (contraddicendo quanto promesso in campagna elettorale e quanto richiesto da una mozione del M5S approvata a novembre.
A farne le spese questa volta è la Circoscrizione 8 San Salvario che si è vista togliere un milione e trecento mila euro di oneri di compensazione che avrebbero dovuti essere destinati ad un asilo nido.
Come molte cose a Torino anche quella della riqualificazione dell’ex-Isvor è un’operazione che viene da lontano e della quale i 5 Stelle possono “incolpare” le precedenti amministrazioni.
Era il 2010 quando il Comune (all’epoca guidato da Sergio Chiamparino) siglò con la società Zero Cinque Trading, controllata dal gruppo Gefim, un accordo per la realizzazione di un’operazione immobiliare sull’area dove sorgeva l’ex-Isvor e che aveva visto nascere i capannoni della prima fabbrica della Fiat e che successivamente era stata la sede della scuola aziendale per la formazione dei quadri della casa automobilistica torinese.
Nel 2010 il Comune aveva concesso un permesso di costruzione convenzionato che prevedeva la costruzione, in un’area indicata dal Comune e dalla Circoscrizione, di un asilo nido per un importo pari a 1 milione e 300 mila euro.
Con il passare degli anni però Comune e Circoscrizione si rendono conto che un nuovo asilo nido sarebbe superfluo e sottoutilizzato e che invece la zona necessita di scuole materne e medie, per questo motivo viene individuato uno stabile di proprietà del Comune da ristrutturare utilizzando proprio quel milione di euro che la Zero Cinque Trading aveva versato come oneri di compensazione.
L’accordo viene raggiunto a dicembre, quindi quando già si era insediata la nuova amministrazione a 5 Stelle (che nel 2013 aveva presentato un’interrogazione sullo stato della Convenzione con la società di costruzioni).
Con una recente delibera, datata sette marzo, però il Comune cambia di nuovo idea e decide di incassare gli oneri di urbanizzazione chiedendoli alla Gefim invece che chiedere i lavori di ristrutturazione dello stabile da destinare a scuola materna.
L’asilo ormai non serve più e per la scuola materna non c’è un progetto.
Di fatto però così i soldi “vengono tolti” alla Circoscrizione, ovvero al territorio e finiscono nel calderone del bilancio comunale per di più senza vincoli relativi al loro utilizzo. Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8 denuncia che così il Comune si prende i soldi e non dà nulla in cambio alla zona.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply