LA FRAGILE TREGUA OLIMPICA TRA GRILLO E LA RAGGI
LA SINDACA PER SALVARSI HA DOVUTO DIRE NO ALLE OLIMPIADI DOPO AVER TRATTATO SOTTOBANCO CON MALAGO’…GRILLO IN CAMBIO HA BLOCCATO LA FRONDA RUOCCO- LOMBARDI
La scena, fino a un paio di giorni fa, prima del no alle Olimpiadi, non era scontata. Anzi, i componenti più critici del direttorio, più volte c’erano andati giù duri: “La Raggi deve dimostrare di lavorare nello spirito del Movimento, altrimenti non può stare sul palco di Palermo”.
Ora, invece, il programma della kermesse Italia a 5 Stelle prevede la scena: la Raggi salirà sul palco, applausi e bagno di folla.
Di nuovo simbolo del Movimento, attaccherà i poteri forti, che devono capire quanto “l’aria sia cambiata” e “non ci fermeranno”.
L’agenda del sindaco prevede, al momento, che rimarrà lì per un paio di giorni, rispetto alla toccata e fuga messa in agenda nel momento di tensione massima con i vertici del Movimento, nei giorni in cui nulla era scontato.
Eccola, la grande rilegittimazione di Virginia Raggi. Attorno al “no”, al gran rifiuto di Roma 2024, Beppe Grillo, tornato con due piedi nel Movimento, tenta la tregua olimpica tra i pentastellati.
Un no che non solo non è in discussione, ma che ogni giorno si arricchisce di colore. “Malagò? Un coatto”, dice Di Battista. Sui social è “Megalò”, simbolo della Roma dei salotti, dei tentacoli e degli affari, che si crede onnipotente. Ce n’è abbastanza per immaginare la scena di Virginia sul palco, che prova a far dimenticare la falsa partenza su Roma, le gaffe, la perdita di consenso.
Tregua fragile, fragilissima. Perchè lo scambio, in chiave interna, è chiaro.
Il fondatore ha chiesto un atto chiaro, per ripristinare una fiducia incrinatasi con mezzo direttorio. Come a dire: dimostrami che sei dei nostri.
L’altra ha chiesto uno stop al processo che si era aperto, su tutto il resto: i pasticci delle nomine, la nomina degli assessori, le “bugie sulla Muraro”, il ruolo di Marra. Una fonte molto interna spiega: “Le Olimpiadi, in fondo, sono state un problema minore. Quello vero è cercare un sostituto della Muraro, perchè essendo indagata è chiaro che prima o poi…. E lì non solo non c’è un sostituto, ma la Raggi la considera insostituibile. Come considera insostituibile Marra”.
Il “no” olimpico, al momento, basta per registrare un cambio dei rapporti di forza.
Il tentativo, nell’avvolgere i problemi attorno al no alle Olimpiadi, è anche rafforzare Di Maio, finito sotto tiro sul caso Raggi.
Ruocco, Lombardi, Sibilia avevano scommesso sul “sì” della Raggi alle Olimpiadi per scatenare l’attacco definitivo in nome del “tradimento” dei principi originari.
Un sì non campato per aria, perchè abboccamenti con Malagò il suo gabinetto li ha avuti, eccome, prima che Grillo chiedesse una parola chiara.
Nella successione degli interventi dal palco sabato si capirà che, anche se un po’ ammaccato, “Di Maio non si tocca”.
E per la prima volta salirà sul palco anche Davide Casaleggio.
Beppe Grillo, aprirà , chiuderà , parlerà in continuazione e sarà molto presente sul palco. La chiusura è solo sua, non come negli anni passati che parlarono i giovani leoni.
È l’unica garanzia della tregua, sia pur fragile.
(da “Huffingtonpost“)
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