LA LEGA DI VIADANA CHIEDE LA PERCENTUALE DEL 20% SUGLI INCASSI AI COMMERCIANTI PER IL COMIZIO DI SALVINI
AL SUD SAREBBE STATO CHIAMATO PIZZO QUA INVECE SI CHIAMA “CONTRIBUTO VOLONTARIO”, RICHIESTO NEGOZIO PER NEGOZIO
In un articolo del Fatto Quotidiano firmato da Gianni Barbacetto si racconta che la Lega di Viadana, paese in provincia di Mantova, ha chiesto “il versamento del 20 per cento degli incassi che saranno realizzati sabato e domenica prossimi”, quando piazza Manzoni e tutto il centro saranno occupati dalla festa provinciale della Lega e sarà ospite, alle 20,30 del 28 settembre, Matteo Salvini.
Ora, siccome qualcuno mette in dubbio la veridicità della storia, tanto vale raccontarla da capo mettendo insieme tutte le prese di posizione e le testimonianze sulla vicenda.
Che scoppia la mattina del 26 settembre, quando il Giornale di Mantova racconta che un comunicato del MoVimento 5 Stelle di Viadana nota che nella cittadina “l’attività di manutenzione delle strade a Viadana avviene soltanto in coincidenza di alcuni eventi di carattere propagandistico, ad esempio in corrispondenza dell’arrivo del segretario nazionale della Lega o in periodo preelettorale”.
Poi nel comunicato si aggiunge:
“Inoltre, approfittiamo di questa nota stampa per esprimere la nostra perplessità circa la modalità di gestione della ristorazione durante la manifestazione. A prescindere infatti dall’appartenenza politica può essere corretto coinvolgere i commercianti locali, ma ci sembra quanto mai discutibile la richiesta del partito di una percentuale sugli incassi, considerando che tutte le spese sono a carico delle attività .
In più si racconta in questo articolo della Gazzetta di Mantova a pagina 24 e firmato da Andrea Setti che il capogruppo in consiglio comunale del M5S Alessandro Teveri, la cui famiglia gestisce una nota gastronomia, ha detto che il contributo “è stato chiesto dalla segreteria leghista”, anche se loro hanno declinato l’invito.
Il capogruppo del Partito Democratico di Viadana Nicola Federici ha detto: “Tutto vero, ero presente anche io quando è saltata fuori la storia della percentuale da corrispondere al partito al termine della festa. Anche il consigliere di una lista civica, Dario Anzola, ha confermato: “È sembrato tutto molto strano perchè non si era mai sentita una richiesta del genere. Eppure l’ho sentita con le mie orecchie“.
Nell’articolo il vicesindaco vicario del Carroccio Romano Bellini dice che “Non si tratta di un’imposizione bensì di un contributo su base volontaria. Se qualche commerciante o ristoratore vorrà effettuare una donazione al partito sarà bene accetta. Se fosse stata la richiesta di una percentuale sarebbe sbagliata e io non sarei certamente d’accordo”. Eppure c’è anche chi dice che a segnalare la storia del contributo percentuale sono stati “tanti commercianti”.
Non solo. Il leghista Gianni Fava, che era candidato contro Salvini al congresso della Lega, su Facebook ha aggiunto: “Una cosa del genere non sarebbe mai successa in condizioni normali alla Lega Nord, nella quale ho militato per quasi 30 anni. Lo strampalato tentativo poi di dare spiegazioni (di fatto confermando la notizia) e’ quanto di più goffo mi sia capitato di leggere in questi mesi.”
(da agenzie)
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