LA MELONI TRATTA I POVERI COME DROGATI
PARAGONA GLI AIUTI DEL REDDITO DI CITTADINANZA PER GLI INDIGENTI AL METADONE PER I TOSSICI
Giorgia Meloni ne ha fatta un’altra delle sue. Era in quel di Napoli a presentare il suo libro Io sono Giorgia che fa l’eco al video trash che imperversava sul web qualche tempo fa e non ce l’ha fatta a trattenersi: “Il reddito di cittadinanza è come il metadone per i tossici, va abolito”.
E come il suo personaggio preferito della saga di J. R. R. Tolkien, Gandalf il Grigio, nel Signore degli Anelli ha lanciato l’anatema. Intanto c’è da dire che paragonare un percettore del Reddito di cittadinanza a un tossicodipendente non è un paragone particolarmente azzeccato visto che si tratta oltretutto di 3,7 milioni di persone.
Poi c’è da dire che con queste uscite Io sono Giorgia si palesa per quello che veramente è: una nemica dei poveri, un’amica dei ricchi al di là del superficiale strato ideologico legato ad una fantomatica “destra sociale” che di sociale non ha un bel niente.
Semplicemente la Meloni se ne frega altamente di chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, di chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese perché strozzato da pandemia e debiti.
La frase che ha detto l’ha finalmente smascherata. La Meloni è una che parla di socialità, ma invece mira a tutelare unicamente gli interessi dei poteri forti e dei benestanti. E’ la tipica destra asociale
(da agenzie)
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