L’APPELLO DI CALDEROLI SUI SOCIAL: “IO 64ENNE E IMMUNODEPRESSO VI CHIEDO IN GINOCCHIO DI RISPETTARE LE REGOLE ANTI-COVID”. LE RISPOSTE: “DILLO A SALVINI”
IL SENATORE LEGHISTA RICORDA I MORTI DI BERGAMO E CHIEDE A TUTTIO DI USARE LA MASCHERINA E IL DISTANZIAMENTO… MA IL PRIMO A NON FARLO E’ IL SUO SEGRETARIO
Una foto sui banchi del Senato con mascherina e guanti. E un appello diretto: “Facciamo di tutto per arginare il virus”.
A farlo è un volto storico della Lega, il senatore Roberto Calderoli. Che sul suo profilo Facebook scrive un appello “a tutti, ma proprio a tutti” raccontando un suo motivo personale: “Io ho 64 anni, sono ultra sessantenne e quindi per età anagrafica sono a rischio. Io sono immunodepresso per le conseguenze delle terapie anti tumorali e quindi sono ancora più a rischio. Io sono bergamasco e purtroppo ho visto troppo da vicino la tragedia che abbiamo vissuto qui a Bergamo. Io sono un medico ospedaliero e quindi so bene di cosa stiamo parlando. E quindi per tutte queste ragioni vi prego, vi supplico, anche in ginocchio, di rispettare la richiesta di mettere la mascherina, quella vera, non uno straccio che copra il naso e la bocca, di mantenere il minimo distanziamento, ma distanziamento vero, di non creare assembramenti anche nel fine settimana, quando sembra scattare il ‘tana libera tutti'”.
Parole nette, che raccontano anche il dolore dei bergamaschi per tutte quelle morti, quelle bare trasportate dall’esercito, quei giorni di sirene di ambulanze continue che nessuno vorrebbe risentire. “Vi prego, perchè i numeri di quest’ultima settimana, i numeri di oggi, numeri già allarmanti, non prevedono come conseguenza catastrofica solo il lockdown, che decreterebbe la morte economica del Paese, ma mettono a rischio la mia vita, la tua vita, la vostra vita. Non si può predicare bene e razzolare male, ciascuno è responsabile del suo destino, di quello della sua famiglia, di quello degli sconosciuti che ha intorno e incontra. Io voglio essere ottimista e pensare che queste misure possano consentire il contenimento dell’epidemia. E sono convinto che il senso civico e sanitario che oggi dimostreremo potrà servire a contenere questa epidemia e a debellarla, prima con la sieroterapia e poi quando arriverà con il vaccino. Vi prego, facciamo tutto quello che possiamo per arginare il virus, perchè diversamente del ‘doman non vi sarà certezza’, per nessuno di noi!”.
Uno sfogo comprensibile, il suo, che in tanti apprezzano e rilanciano. Ma c’è anche chi non dimentica che Calderoli fa parte di quella Lega il cui leader Matteo Salvini ha, ancora fino a questa estate, usato con una qualche rilassatezza la mascherina, rilanciando accuse al governo e continuando a fare selfie ravvicinati con i suoi sostenitori senza mascherine
Ed è la Lega che governa la Regione Lombardia, dove sin dall’inizio le polemiche sulla gestione della pandemia non sono mancate.
Centinaia i commenti, non tutti benevoli, molti di persone che raccontano cosa vuol dire essere immunodepressi e dover convivere con questa situazione. E tanti che chiedono a Calderoli di parlare al suo leader. “Ho rispetto della sua sofferenza e del coraggio che le deve essere servito per scrivere questo, visto il partito in cui milita. Vivo anch’io a Bergamo, quindi la capisco. Per un’unica volta, mi auguro di cuore che la sua base la ascolti”. “Onorevole spero che questo le faccia capire che foraggiare l’ignoranza a fini elettorali, “potrebbe” non essere una buona idea sul lungo periodo”. “Non mi è mai capitato di condividere le cose dette e scritte dal sen Calderoli,ma questo post va condiviso. Sarebbe utile se Calderoli lo facesse condividere al suo leader Salvini”.
(da agenzie)
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