L’ARMA SPUNTATA: CARRAMBA CHE SORPRESA
I CARABINIERI DENUNCIANO: SIAMO ALLA FAME… L’INDENNITA’ DI RISCHIO DI MORIRE E’ 5,10 EURO… LO STIPENDIO 1.200 EURO… SE SI AMMALANO, 30% IN MENO DI STIPENDIO…ORE MASSIME PAGATE DI STRAORDINARIO: 6 AL MESE, IL RESTO E’GRATIS… IL 50% COSTRETTO A FARE RICORSO A PRESTITI… IL COCER DENUNCIA: MARONI, LA RUSSA E BRUNETTA CI HANNO PRESO IN GIRO, DICEVANO SI’, MA NON HANNO MAI FATTO NULLA
Nel 2007, in Italia, sono stati commessi 2,9 milioni di reati, il 5,2% in più rispetto al 2006. Aumentano borseggi e scippi, mentre i furti dentro casa si impennano intorno al 20%. In gran parte è il risultato dell’arrivo incontrollato di immigrati: ormai il 40% della popolazione carceraria proviene da altri Paesi. Comprensibile pertanto che gli elettori si sentano sempre più insicuri davanti al crimine.
Meno comprensibile è il trattamento che riceve dallo Stato chi è chiamato a mettere un argine alla marea di delinquenti che circolano nel nostro Paese. Mentre qualcuno ogni sera in televisione annuncia “tolleranza zero” verso tutti e nessuno, i carabinieri nei giorni scorsi, attraverso il Cocer, il loro organismo rappresentativo, hanno dichiarato di “essere colpiti indiscriminatamente con provvedimenti legislativi che ci hanno ridotto al si sotto della soglia di povertà “.
Una vergogna per un governo di centrodestra che avrebbe semmai dovuto partire dagli uomini in divisa per una seria politica di sicurezza. Lo diciamo da mesi, adesso anche giornali quotati di centrodestra cominciano a scriverlo…
Andiamo ai dati reali: lo stipendio di un carabiniere, appena arruolato, non arriva a 1.200 euro, straordinari inclusi, ed è destinato a crescere ben poco. Il riordino delle carriere è fermo dal 1995, un appuntato sale di un gradino, diventando appuntato scelto dopo 15 anni di servizio. Poi fino alla pensione nessun altro avanzamento, nè economico nè professionale.
Se fai un concorso interno e lo vinci rischi per pochi euro in più di trovarti dall’alto capo dell’Italia, con trasloco e affitto a tuo carico. L’alloggio di servizio spetta solo ai più alti in grado.
Il rischio di morire viene pagato euro 5,10 al giorno, sotto la voce “indennità di turno esterno”, quando vanno in pattuglia, rischiando di essere coinvolti in qualche sparatoria.
Non hanno neanche il diritto di ammalarsi: in base al decreto 112, art. 71, durante la malattia lo stipendio viene decurtato del 30%. Il contratto di lavoro è scaduto dal 31 dicembre 2007 e non si parla ancora di rinnovo.
Il tetto degli straordinari per un carabiniere non può andare oltre le 6 ore al mese. Una cifra che il militare supera in due giorni, dalla settima ora in poi non prende una lira e lo fa per puro spirito di servizio.
Va un po’ meglio agli ufficiali che riescono a farsi pagare fino a 55 ore di straordinario, ma anche quelle non sono molte, se si considera che lavorano una media di 13 ore al giorno. C’e’ poi un dato molto preoccupante: oltre il 50% dei carabinieri ha dovuto far ricorso a prestiti, sottoscrivendo spesso la cessione del quinto dello stipendio, per permettersi di pagare gli studi ai figli o per garantire loro una casa dignitosa. Pensate ai militari in servizio di ordine pubblico o di controllo agli stadi: le 6 ore di straordinario mensile rischiano di farle in un giorno. E per il resto del mese devono lavorare in più gratis… che vergogna.
Rapportiamo lo stipendio base del carabiniere ( dai 10.101 euro ai 12.046, tra semplice e maresciallo) con quelli delle forze dell’ordine in altri Paesi europei. Circa 1.000 euro al massimo in Italia al mese, contro i 1.215 in Francia ( retribuzione media con indennità euro 1.859), i 1.256 della Spagna ( ma scatti ogni tre anni), i 1.723 dell’Austria, i 1.929 della Germania ( + euro 170 di bonus), le 20.000 sterline dell’Inghilterra.
Resta poi il problema politico, considerato che le forze dell’ordine speravano nel Centrodestra per arrivare a vedere riconosciuti alcuni diritti elementari come vedersi pagati gli straordinari ( come tutte le altre categorie di lavoratori).
Il Cocer ha scritto nel comunicato di protesta ” Abbiamo parlato con Maroni, con La Russa, con Brunetta, ma ci hanno tutti presi in giro. Ogni volta dicevano sì, ma nessuno ha mai fatto nulla”.
E qui c’e’ da vergognarsi davvero: perchè un ministro con le palle, se non vedesse accolte le istanze economiche per le forze dell’ordine da lui eventualmente richieste ( e non è questo il caso) in Consiglio dei Ministri, o rovescia il tavolo sulla testa dei presenti o si dimette per dignità .
Ma ministri con le palle pare in questo Governo non ve ne siano ( anzi forse ne hanno di più la Gelmini e la Carfagna che i tre prima citati).
Carramba che sorpresa…
Leave a Reply