LE PAROLE CHE CONTE NON HA DETTO
NESSUNA MENZIONE PER EURO, LEGGE FORNERO, PACE FISCALE, TAV, ILVA, ISTRUZIONE E SUD
Alcuni temi, come l’euro e il superamento della riforma Fornero, non sono stati neppure citati, mentre su altri, come la flat tax e Ilva, le parole sono state più che centellinate.
I “non detto” del premier Giuseppe Conte nel suo discorso programmatico al Senato sono tanti e hanno tutti a che fare con i contenuti del Contratto del governo per il cambiamento confezionato dai due azionisti di riferimento, Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
“Il cambiamento non sarà solo nelle parole e nello stile, ma anche e soprattutto nel metodo e nei contenuti”, ha sottolineato Conte in aula, ma su alcuni punti la direzione che il nuovo esecutivo intende intraprendere resta alquanto vaga.
Riforma Fornero, il superamento non viene neppure citato. È uno dei punti che hanno animato il dibattito tra Lega e 5 Stelle, con Salvini orientato all’abrograzione della riforma delle pensioni e Di Maio su una posizione più soft, che poi è confluita nel Contratto, quella del superamento. Conte, tuttavia, non ha citato la riforma Fornero nè tantomeno il suo superamento. Le uniche parole pronunciate su questo tema hanno riguardato le cosiddette pensioni d’oro e le pensioni dei parlamentari.
Euro. Se l’Europa viene definita da Conte “la nostra casa”, la moneta unica non viene mai citata. L’unico passaggio di natura economica è quello sull’Unione economica e monetaria, ma il premier dice solamente che deve essere “orientata a tutelare i bisogni dei cittadini per bilanciare più efficacemente i principi di responsabilità e di solidarietà “.
Flat tax. Dopo le diversità di vedute emerse nella Lega sull’entrata in vigore della tassa con doppia aliquota (al 15% e al 20%), Conte non chiarisce il timing. Ribadisce la linea politica, cioè che l’obiettivo è arrivare a una “drastica riduzione dell’elusione e dell’evasione fiscale”, ma non vengono indicate nè le coperture nè chiarito se la flat tax entrerà in vigore il prossimo anno sia per le imprese che per le famiglie o invece ci sarà un’introduzione in due tempi.
I “non detto” di Conte riguardano anche la cosiddetta pace fiscale, su cui non arrivano novità oltre lo slogan ripetuto come un mantra da Salvini e Di Maio.
E poi ancora nel suo intervento non c’è alcun riferimento alle missioni internazionali. Mancano anche due dossier di peso, cioè Ilva e Tav. Che scelte attuerà il governo? Sullo stabilimento di Taranto, che non viene mai citato, l’unico riferimento, indiretto e molto vago, è il passaggio in cui il premier dice: “L’azione di governo sarà costantemente incentrata sulla tutela dell’ambiente”. Anche la Torino-Lione, messa in discussione nel Contratto, non viene indicata quale è la strategia del nuovo esecutivo.
Poche parole e centellinate anche su università e ricerca e sul Sud. Temi affrontati con poche frasi e senza indicazioni precise sulle misure che si intende portare avanti.
(da agenzie)
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