LE POLEMICHE SUL BLITZ DI MORRA AL CENTRO VACCINALE DI COSENZA PER DENUNCIARE L’INEFFICIENZA DELLA CAMPAGNA VACCINALE IN CALABRIA
IL DIRIGENTE SANITARIO LO ACCUSA DI INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO E ABUSO DI POTERE, MA UN PARLAMENTARE HA DIRITTO A VERIFICARE LE STRUTTURE, DAGLI OSPEDALI ALLE CARCERI… MORRA: “GLI UOMINI DELLA SCORTA POSSONO TESTIMONIARE I FATTI”
Il dirigente Asp che lamenta un blitz alla centrale operativa vaccinale di Cosenza e annuncia querele contro il senatore Nicola Morra e il parlamentare che anticipa un “video-verità ” per smentire la versione del medico perchè “non mi fido dei giornalisti”.
In mezzo, la Calabria che con il 71% delle dosi somministrate è ancora agli ultimi posti per numero di vaccinazioni, in cui la piattaforma informatica di prenotazione è entrata in funzione con più di un mese di fuso orario rispetto al resto d’Italia, e in più di un caso l’appuntamento per la somministrazione si è trasformato in un assembramento autorizzato di anziani e soggetti fragili.
È in questo quadro che sabato mattina – denuncia il dottor Mario Marino, medico legale oggi direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza – il senatore e presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra avrebbe fatto “irruzione” al centro di Serra Spiga, sbraitando contro le inefficienze del servizio di prenotazione.
Risultato, racconta il dottor Marino, una vera e propria aggressione. Verbale, certo, ma così violenta da provocargli un malore. “Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perchè la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro” annuncia Marino
Nel frattempo, l’episodio è diventato un caso politico. “Morra si dimetta, da tutto. Solidarietà ai medici colpiti” dice il leader della Lega, Matteo Salvini. Interviene subito anche Giorgia Meloni per Fdi, che annuncia: “Andremo fino in fondo a questa vicenda e se tutto ciò corrispondesse al vero Morra farebbe bene a dimettersi immediatamente”
Il parlamentare avrebbe lamentato l’impossibilità di prenotare telefonicamente il vaccino per i suoceri ottuagenari e lamentato l’inefficienza nella campagna vaccinale. Un incontro dai toni accesi durante il quale, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti, gli uomini della scorta di Morra hanno anche identificato alcuni dei dipendenti dell’Asp.
Il capo della task Force, Mario Marino, ha accusato un malore tanto da mettersi in malattia come riferito oggi da La Regina. Nessun commento è venuto dal commissario per la sanità in Calabria Guido Longo
“Incapaci”. Così il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, avrebbe appellato i funzionari dell’Asp di Cosenza presenti nel dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza al momento della sua “irruzione”. A riferirlo alcuni dei presenti. Morra, secondo quanto ricostruito dai presenti, si sarebbe rivolto al direttore di Igiene pubblica e Direttore del dipartimento di prevenzione Mario Marino ed ai medici dello staff definendoli “incapaci” di gestire la somministrazione dei vaccini, incolpando Marino perchè due suoi parenti ultraottantenni non erano ancora stati chiamati per la somministrazione del vaccino e che da diversi giorni al numero verde per le prenotazioni non rispondeva nessuno. Marino avrebbe tentato di spiegare a Morra che da quattro giorni, per le vaccinazioni, è partita la piattaforma informatica regionale, dunque, il numero verde non è più attivo, ma il presidente della Commissione antimafia non avrebbe inteso ascoltare e anzi avrebbe chiesto agli agenti di scorta di identificare i dirigenti in servizio. Quindi se ne sarebbe andato sbattendo la porta.
La replica di Morra: “La scorta attesterà ciò che ha visto”.
“Io sono sempre sotto tutela e quindi i poliziotti attesteranno quello che hanno potuto vedere”. Lo dice, contattato al telefono, il senatore e presidente dell’Antimafia Nicola Morra annunciando a breve un video in cui fornirà la sua versione dei fatti dopo le dichiarazioni del dirigente della Asp di Cosenza. Sui motivi dell’ispezione dice: “L’ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinchè il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza. Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente dell’antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene”.
(da agenzie)
Leave a Reply