LEO, IL METICCIO CHE ASPETTA PER GIORNI IL PADRONE FUORI DALL’OSPEDALE DI TOLMEZZO
OGNI TANTO UNA NOTIZIA “DIS-UMANA” CHE CI FA DIMENTICARE L’ODIO, IL RANCORE E L’EGOISMO DI TANTI BIPEDI PSICOPATICI
Un’amicizia che nemmeno un ricovero può separare. Un’altra testimonianza del forte legame che lega animali ed esseri umani.
Musino triste, accucciato davanti all’ingresso dell’ospedale. Sono bastate un paio di foto su Facebook per far si che Leo, un meticcio di 10 anni, conquistasse i cuori degli utenti del social, quello dei passanti e il titolo di “Hachiko di Tolmezzo”.
Per giorni, nonostante il freddo e la pioggia, questo cagnolino dal pelo fulvo ha atteso che il suo padrone fosse dimesso dall’ospedale in cui era ricoverato. Una dimostrazione d’affetto che ai cittadini ha ricordato subito la commovente storia del cane giapponese Hachiko, raccontata nell’omonimo film del 2009 con Richard Gere, ma che inizialmente ha destato anche molta preoccupazione.
Dopo aver visto le foto pubblicate sul social network, in molti si erano attivati per aiutarlo.
C’è chi gli aveva portato da mangiare e chi si era andato al canile per trovargli uno stallo.
Lo credevano tutti un randagio, fino a quando, commento dopo commento, una donna ha riconosciuto l’animale e ha spiegato il malinteso: “È il cane di Fifty (il soprannome del padrone del cane, ndr). State tranquilli, lo segue dappertutto, sono innamorati l’uno dell’altro. Amici inseparabili”.
Per Leo si era mobilitato anche l’ex datore di lavoro di Fifty: martedì 9 gennaio, era andato in ospedale a cercare l’uomo per trovare una sistemazione temporanea per il cane.
Leo però non c’era più. Fifty era stato dimesso il giorno prima e lui si era incamminato al suo seguito verso casa.
(da “La Repubblica”)
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