L’EUROPA VERDE: IN GERMANIA (E NON SOLO) UN RISULTATO DI PORTATA EPOCALE
IN GERMANIA E’ IL PRIMO PARTITO VOTATO DAGLI IMPIEGATI, IL SECONDO DAI DISOCCUPATI
Il Sole 24 Ore riepiloga oggi in un’infografica i risultati dei partiti Verdi nei paesi europei. La vittoria alle elezioni europee di Die Grà¼nen, che conquistando il 20,5% dei voti per la prima volta nella storia a livello federale è diventato il secondo partito in Germania prima dei socialdemocratici, è stata definita di portata epocale, come la rivoluzione giovanile del ’68, tale da poter stravolgere lo scenario politico tedesco: oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera la co-presidente del partito tedesco Annalena Baerbock ha detto che il partito è stato capace di innovarsi e di sfidare sulle grandi questioni: «Non ci siamo chiusi in noi stessi. Ci misuriamo con le grandi questioni. Facciamo proposte, indichiamo una prospettiva: come tenere insieme l’Europa? Come portare la Germania fuori dalla dipendenza energetica dai combustibili fossili offrendo nuove prospettive a chi ci lavora?»
Quel che i Verdi in Germania devono riuscire a fare ora è trasformare la vittoria delle europee, coronamento di alcune importanti conquiste regionali, in una vittoria federale tedesca.
L’intenzione è quella di coniugare al meglio gli obiettivi noti del movimento ambientalista con i grandi temi economici della Germania che ha il più grande Pil in Europa, ma infrastrutture arretrate e un’economia in rallentamento.
La radiografia di chi ha votato verde alle elezioni europee in Germania consiglia al partito di muoversi su questo doppio binario: «Siamo stati il secondo partito più votato dai disoccupati, alle europee, non è vero che siamo il partito dei ricchi. E siamo stati il partito più votato dagli impiegati, la categoria degli “Angestellte”.” — sottolinea Franziska Brantner, capogruppo dei Grà¼ne per i temi europei al Parlamento federale.
(da “NextQuotidiano“)
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