“LINCIAGGIO MORALE CONTRO LA GIUDICE, INTERVENGA IL CSM”: LA CORTE DI APPELLO DENUNCIA LA LISTA DI PROSCRIZIONE DEI MAGISTRATI CHE NON PIACCIONO A SALVINI
DOSSIERAGGIO INTIMIDATORIO DEL VIMINALE, UNA VERGOGNA UNICA IN EUROPA
“Il diritto di critica quale espressione della libertà del pensiero appartiene a ogni cittadino. I magistrati non intendono sottrarsi a nessuna forma di confronto o critica purchè fondata su circostanze veritiere”.
Queste le parole con cui la presidente della corte d’appello di Firenze, Margherita Cassano, è intervenuta durante una conferenza stampa, convocata al tribunale di Firenze, all’indomani degli attacchi da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a due magistrati di Firenze e uno di Bologna che avevano espresso parere negativo su suoi provvedimenti: Luciana Breggia, presidente della sezione per l’immigrazione del tribunale di Firenze, Rosario Trizzino, del Tar sempre del capoluogo toscano, e Matilde Betti, presidente della prima sezione del tribunale civile di Bologna.
“Ritengo doverso intervenire in ordine al linciaggio morale cui è ingiustamente sottoposta Luciana Breggia, esposta per i gravi attacchi subiti a pericolo per la sua incolumità “, ha spiegato Cassano che ha annunciato di “aver chiesto l’intervento del Csm affinchè valuti la sussitenza dei presupposti per l’apertura di una pratica volta a riaffermare la piena legittimità dell’operato del Magistrato e a ristabilire il rispetto reciproco tra istituzioni dello Stato”.
Sulla questione interviene anche l’associazione dei giuristi democratici che. intervenendo sul caos che sta investendo le procure, afferma: “In questo clima non può considerarsi casuale l’ultimo intervento del Viminale di inedita e inaudita gravità , allo scopo di alimentare una ‘caccia alle streghe’ senza precedenti. Il Ministro dell’Interno si scaglia contro i Magistrati che hanno pronunciato sentenze favorevoli all’iscrizione all’anagrafe di cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale. – prosegue ancora – Debordando da ogni diritto costituzionale, il tentativo esplicito è quello di colpire Magistrati sgraditi al Ministro, nell’esercizio della loro giurisdizione, aggredendo mediante un’opera di dossieraggio palesemente intimidatoria il loro impegno civile e sociale, nonchè la loro libertà di manifestazione del pensiero, quali cittadini”
La presidente ha ricordato che “attacchi generici e ingiustificati non giovano alla comprensione delle problematiche giuridiche, pregiudicano la serenità del giudice che nella sua quotidiana attività di interpretazione delle norme non deve essere soggetto a nessuna forma di pressione interna o esterna essendo la sua autonomia e indipendenza funzionali alla imparziale applicaizone della legge, a sua volta finalizzata a garantie l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”.
(da agenzie)
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