MA SALVINI E MELONI CHE STRILLAVANO SUI RAVE ILLEGALI NON DICONO NULLA SUL RADUNO VIETATO DEI NO VAX ALLE PORTE DI ROMA?
ZITTI DI FRONTE AL DELIRIO NEGAZIONISTA
Esiste un movimento che si chiama “Fronte di Liberazione Nazionale” che, se non fosse per una pagina storica assai differente, fa già ridere così. Ma la comicità di questa mobilitazione anti-vaccinista, negazionista e no Green Pass aggiunge nuovi tasselli giorno dopo giorno.
L’ultima trovata è quella di convocare – attraverso i social – un vero e proprio raduno no vax alle porte di Roma. Ed è stata già decisa la sede e la data: ai Pratoni del Vivaro (luogo bucolico sui Castelli Romani) dal 10 al 13 febbraio.
Ma la prefettura è intenzionata a non dare l’autorizzazione a questa manifestazione. Il tutto nel silenzio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che invece, in occasione di un paio di rave che sono finiti sulle pagine di cronaca recente, hanno alzato la voce per protestare.
“Questo è il posto dove ci dobbiamo accampare, dobbiamo occupare tutta questa zona, che tanto è pubblica, e creare il più grande Campo Hobbit della storia. Dal 10 al 13 febbraio vogliamo portare qua un milione di persone. Non ce lo possono impedire: qui, in maniera bucolica, raduniamo l’esercito”. Questo è il messaggio rilanciato via social da Nicola Franzoni, leader di uno dei tanti movimenti no pass – di ispirazione destrorsa – nati sui social e organizzatore di questo raduno no vax alle porte della capitale.
Lui è sicuro che nessuno potrà impedire questa azione, ma la sindaca di Rocca di Papa (il comune su cui insistono i Pratoni del Vivaro) ha già annunciato che non saranno permessi assembramenti incontrollati.E si sta muovendo anche la prefettura che si è già riunita nella giornata di ieri per organizzarsi e impere l’adunata dei negazionisti. E non solo per l’evento organizzato ai Pratoni del Vivaro. Insomma, questa tre-giorni di manifestazione di protesta – che lo stesso Franzoni ha definito il “Campo Woodstock della libertà” – non otterrà mai l’autorizzazione.
I silenzi
Nei prossimi giorni, dunque, ne sapremo di più. Sorprende (ma neanche troppo), però, il silenzio in cui si sono chiusi Matteo Salvini e Giorgia Meloni su questa vicenda. Un fatto molto strano visti i precedenti.
Ricordiamo tutti, infatti, le richieste di dimissioni e le urla di protesta dei due leader di centrodestra nei confronti di Luciana Lamorgese dopo il rave nel Viterbese.
All’epoca dei fatti, era l’agosto dello scorso anno, Lega e Fratelli d’Italia gridarono allo scandalo anche perché in quella “festa abusiva” non erano rispettate le norme sanitarie. Ora che i no vax, no green pass e negazionisti della prima e dell’ultima ora si riuniscono proprio per non rispettare quei protocolli (dalla mascherina al distanziamento), da quelle bocche non trapela una sola parola. E non è colpa dell’attenzione rivolta al Quirinale.
(da NetQuotidiano)
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