MAFIA CAPITALE: NEI SONDAGGI CALANO TUTTI, REGGE SOLO LA LEGA, AUMENTANO GI ASTENSIONISTI
CROLLA FRATELLI D’ITALIA DOPO IL COINVOLGIMENTO DI ALEMANNO… RENZI NON VIENE PIU’ VISTO COME “IL NUOVO”
Alessandra Ghisleri, l’infallibile sondaggista di Silvio Berlusconi sta lavorando sui primi dati “grezzi”: “Mafia capitale — dice — penalizza tutti tranne Salvini che è percepito come uno fuori dal sistema. Il vero problema è che i cittadini non stanno riconoscendo le colpe dei singoli, ma un unico grande colpevole, la politica. Questo ammazza tutti. Salgono, appunto, solo Salvini e l’astensionismo”.
L’effetto nazionale dell’inchiesta romana è devastante.
L’ondata di malcostume alimenta l’immagine di un “sistema” tutto marcio. È questo che emerge dalle prime rilevazioni, a una settimana dall’apertura dell’indagine su Mafia Capitale.
I dati definitivi di Euromedia Research saranno pronti per questa sera, quando saranno letti e illustrati a Ballarò.
Dati che attestano il terremoto in atto nel consenso dei partiti comunque toccati dall’inchiesta.
Ma già emerge, anche da quelli “grezzi”, che la Terra di Mezzo sta trasformando la politica in una notte in cui tutti sono colpevoli.
Sfiducia, rabbia, delusione. Questi i sentimenti dei cittadini: “È come una malattia — prosegue la Ghisleri — in cui chi è coinvolto paga, a prescindere da quanto è coinvolto. Le persone sono stanche, ascoltano passivamente. Sei dentro sei dentro, se sei fuori sei fuori”.
Significa che non viene percepita da un paese saturo, piegato dalla crisi, stanco degli scandali, la distinzione tra Alemanno e Marino, tra il maggiore coinvolgimento penale della giunta di centrodestra rispetto a quella di centrosinistra.
Per la Ghisleri non vengono considerate molte differenze tra Pd e Forza Italia. E soprattutto Renzi, questa volta, non è vissuto come un innovatore.
Le sue parole su Roma, i suoi messaggi come il commissariamento del partito nella capitale non sono bastati a farlo apparire il nuovo pulito contro il vecchio corrotto. Appare impaludato nel sistema.
Aumenta i consensi solo chi visto come fuori dal sistema: “Salvini — secondo i dati grezzi — è certamente sopra il dieci. Mentre Grillo resta stabile, penalizzato da un astensionismo che cresce”.
E questo è il secondo elemento. Sale il “partito del non voto”. È la stessa conclusione a cui arriva Roberto Weber, dell’Swg: “L’astensionismo è in costante aumento e questo riguarda un po’ tutti. Secondo i nostri dati il Pd resta stabile, ma Mafia Capitale porta vantaggi in termini di consensi solo a Salvini, non a Grillo.
Ormai la Lega supera stabilmente il dieci per cento”. Mentre, sempre a destra, Mafia Capitale travolge Fratelli d’Italia.
Un colpo duro per Giorgia Meloni che si è rinchiusa in un granitico silenzio da quando si è aperta l’inchiesta e Alemanno, il suo compagno di partito, si è “autosospeso”. Ora Fratelli d’Italia è sotto il tre per cento, in costante calo.
Pure per Renato Mannheimer l’effetto nazionale di Mafia Capitale colpisce principalmente i partiti del patto del Nazareno: “Il dato vero — spiega — è che cresce la sfiducia, che si traduce in voglia di non votare e in astensionismo. I cittadini in questo momento sono portati a dire che è tutto uno schifo e a non distinguere molto Pd e Forza Italia. Ed essendo Forza Italia un partito più piccolo, l’effetto potrebbe pagarlo più il Pd. Anche perchè mi pare che Renzi, in questo momento, non venga percepito come nuovo”.
Perfidie del destino: un anno fa, era l’8 dicembre, “Matteo” vinceva le primarie promettendo la grande rottamazione di tutto ciò che era vecchio.
(da “Huffingtonpost”)
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