MANAGER SANITA’ LOMBARDA: MARONI FA RIENTRARE DALLA FINESTRA I DIRIGENTI USCITI DALLA PORTA, EVVIVA IL MERITO
BOCCIATI DAL “QUIZZONE”, VENGONO RIPESCATI COME DIRETTORI SOCIO-SANITARI E LOTTIZZATI: TRE ALLA LEGA E TRE A FORZA ITALIA
Fuori dalla porta, dentro dalla finestra.
Alle 15 nell’aula Biagi di Palazzo Lombardia saranno in molti a riconoscersi. Anche tra la vecchia guardia.
La riunione è convocata per i manager ospedalieri, nominati sotto Natale al motto: «Meno politica nella Sanità ».
Ma all’incontro saranno presenti anche gli esclusi eccellenti. Loro, i bocciati al quizzone utilizzato per la prima volta dalla Regione per selezionare gli uomini che devono fare funzionare i nostri ospedali.
Eliminati dalla prima linea, i generali dell’epoca di Roberto Formigoni ricompaiono in seconda fila. Sempre in pista. Comunque. Non tutti, ma numerosi.
E l’interrogativo che si pone adesso è uno: sul ripescaggio ha prevalso la capacità di figure che per anni sono state in grado di offrire buone cure e mantenere i conti degli ospedali in ordine oppure alla fine hanno contato le solite logiche politiche?
Il dubbio è legittimo visto che la lottizzazione per decenni ha governato la Sanità .
E il sistema degli amici degli amici è duro a morire.
Gli elenchi con i nomi dei direttori sanitari, amministrativi e sociosanitari appena scelti sono infarciti di bocciati eccellenti.
Armando Gozzini, già medico sociale del Milan e assessore di Forza Italia al Comune di Segrate, ha dovuto rinunciare alla poltrona da direttore generale dell’ospedale di Busto Arsizio per sedersi su quella da direttore sociosanitario dell’azienda ospedaliera di Pavia. Angelo Cordone, un pezzo da novanta nel Pavese del Faraone Giancarlo Abelli, è il nuovo direttore sociosanitario dell’ortopedico Pini-Cto.
Roberto Bollina, sempre in quota Forza Italia, è stato defenestrato da direttore generale dell’Asl di Como, ma rientra come direttore sanitario di Garbagnate.
Ermenegildo Maltagliati, uomo vicino alla Lega, passa dai vertici dell’ospedale di Garbagnate alla direzione sanitaria di Vimercate.
Enzo Brusini, altro manager in quota Lega, ha lasciato la spinosissima guida del San Paolo per diventare direttore sociosanitario a Busto Arsizio-Gallarate.
Stesso partito per Simona Bettelini, altro riciclo: dal San Gerardo di Monza passa alla direzione sanitaria dell’Asl Mantova-Cremona (trasformata dalla riforma in Agenzia per la tutela della Salute, Ats; così come gli ospedali sono diventati Aziende sociosanitarie territoriali, Asst).
In base alla situazione attuale, i ripescaggi ufficiali sono tre a testa, divisi tra Forza Italia e Lega.
Per ora gli esclusi eccellenti che non risultano ricollocati sono Giorgio Scivoletto, indagato nell’inchiesta che ha portato in carcere l’ex assessore Mario Mantovani; Daniela Troiano, coinvolta nella stessa indagine ma senza risultare indagata; eppoi Giovanni Michiara, Danilo Gariboldi, Marco Votta e Cesare Ercole, però tutti praticamente al termine della carriera per età .
Ma le nomine sono ancora in corso e non sono da escludere colpi di scena dell’ultimo minuto.
Simona Ravizza
(da “il Corriere della Sera“)
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