MANOVRA, SLITTA ANCORA LA DISCUSSIONE IN AULA, SALTANO I LAVORI DELLA COMMISSIONE, PROTESTANO LE OPPOSIZIONI
PARLAMENTO MORTIFICATO…IL GOVERNO HA MANDATO A BRUXELLES IL “NUOVO SCHEMA” DELLA MANOVRA MA NON E’ DETTO CHE LA UE LO ACCETTI
Slitta l’esame in commissione Bilancio, slitta il voto del Senato. I tempi per dare il via libera definitivo alla manovra entro Natale diventano strettissimi: i lavori a a Palazzo Madama, come stabilito dalla riunione dei capigruppo dopo il vertice di maggioranza di domenica sera a Palazzo Chigi, ripartiranno il 18 alle 9.30.
Protestano le opposizioni che vedono ridursi ulteriormente il tempo per analizzare le modifiche al testo: “Siamo di fronte a una mortificazione senza precedenti del Parlamento”, hanno dichiarato Pd, Forza Italia, Fdi e Leu.
L’ipotesi più probabile a questo punto è che il testo arrivi in Aula a Palazzo Madama venerdì 21 dicembre: in tal caso il voto finale, in terza lettura alla Camera, dovrebbe arrivare alla vigilia di Natale, oppure tra il 27 e il 28 dicembre.
Proprio in queste ore poi si aspettano notizie da Bruxelles. Il governo italiano in mattinata ha inviato alla Commissione “uno schema” con il nuovo quadro macroeconomico con il deficit al 2,04% e le misure della manovra.
Fonti del Mef hanno fatto sapere che ora si aspetta una valutazione e che in mattinata ci sono stati contatti telefonici tra il ministro dell’economia Giovanni Tria, il commissario Ue Pierre Moscovici e il vicepresidente Valdis Dombrovskis.
L’obiettivo è quello di finalizzare quanto prima l’accordo. Poco prima il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas aveva ribadito che “il dialogo con Roma continua” e “decideremo i prossimi passi sulla base del risultato di questo dialogo, che è in corso”.
È “ragionevole” che la manovra arrivi in Aula venerdì, ha detto invece oggi il viceministro dell’economia, Massimo Garavaglia. “Ci auguriamo di essere pronti per domani — ha aggiunto — e presentare tutto quello che serve in modo che da domani si possa procedere e arrivare a chiudere tutto in commissione in maniera ordinata”.
I tempi per l’approdo in Aula “dipendono dai lavori della commissione, non vogliamo mettere tagliole, è una discussione particolarmente rilevante e ci prendiamo il tempo che serve“. Garavaglia ha quindi precisato che il pacchetto di emendamenti del governo di cui si è parlato finora, fatto di circa una trentina di proposte, potrebbe essere meno corposo. “Mi auguro che siano meno, 30 sono effettivamente tanti, quello che è pronto — ha aggiunto — può essere presentato anche oggi”.
Le opposizioni
“Le divisioni della maggioranza, che hanno protratto oltre ogni limite il confronto con la Commissione Europea, stanno causando una mortificazione senza precedenti del Parlamento”, scrivono in una nota i capigruppo dell’opposizione in commissione Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia), Antonio Misiani (Pd), Andrea de Bertoldi (Fratelli d’Italia), Dieter Steger (Gruppo per le Autonomie) e Vasco Errani (LeU).
“Esprimiamo forte preoccupazione per il Paese, rimarcando con forza le gravi responsabilità del governo per la situazione senza precedenti che si è venuta a creare. È quindi indispensabile che si dia seguito a questa nostra richiesta”, concludono le opposizioni, riferendosi al rinvio dell’approdo in aula della manovra non prima di venerdì, a condizione che il governo presenti la nuova manovra alla ripresa dei lavori della commissione
Renzi: “Una cosa mai vista”
“Mancano 14 giorni al Capodanno e nessuno conosce quale sia davvero la legge di bilancio. È una cosa mai vista”, scrive Matteo Renzi nella sua enews. “Faccio un appello ai parlamentari della maggioranza — aggiunge — A quei parlamentari che ci guardano imbarazzati perchè si rendono conto di quello che sta accadendo ma cercano di minimizzare. Vi hanno fatto scendere in piazza per applaudire il leader dal balcone di Palazzo Chigi. Poi vi hanno fatto votare alla Camera una manovra dicendo che non era quella. Smettete di farvi trattare da spettatori e passacarte. Voi non siete le majorette di Salvini e Di Maio. Avete una dignità . Mostratela, se vi riesce”, attacca Renzi.
“È in corso un affronto senza precedenti al Parlamento”, gli fa eco il presidente del Gruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci. “Dopo 4 giorni di attesa, sconvocate le commissioni, non c’è ancora traccia della legge di bilancio. Siamo al caos istituzionale, M5S e Lega stanno scardinando tutte le regole. La presidente
Le prossime tappe
La manovra finanziaria del governo Conte deve ottenere il via libera dal Parlamento italiano, ma anche quello della Commissione Ue. Per quanto riguarda il fronte interno, alla luce dei rinvii odierni, il via libera definitivo alla manovra potrebbe arrivare al più presto alla vigilia di Natale. Ma è probabile che il voto finale, in terza lettura della Camera, potrebbe tenersi tra Natale e Capodanno. Negli stessi giorni dovrebbe essere convocato, negli auspici di Luigi Di Maio, il Consiglio dei ministri per approvare il decreto sul reddito di cittadinanza.
(da agenzie)
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