MENTRE I DUE BULLI GIOCANO CON LE BARCHETTE LA PRESSIONE FISCALE IN UN ANNO E’ SALITA AL 38% (+ 0,3%)
MA NON ERA QUESTO IL GOVERNO CHE DOVEVA ABBASSARE LE TASSE? SVEGLIA, POPOLO ITALIANO
Mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini giocano con le barchette e pensano agli affaracci loro, la pressione fiscale in Italia è arrivata al 38%.
Ieri l’ISTAT ha pubblicato il conto delle Amministrazioni pubbliche (AP), e le stime relative alle famiglie e alle società del primo trimestre del 2019. I dati non sono incoraggianti.
Secondo l’Istituto di statistica la pressione fiscale è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo significa che quando c’erano quelli del governo precedente la pressione fiscale era leggermente inferiore a quella attuale.
Ma questo non era il governo che aveva abbassato le tasse anche a costo di andare contro la Commissione Europea?
Non solo, secondo l’Istat anche le società non se la passano benissimo: «la quota di profitto delle società non finanziarie è scesa al 40,7%, 0,6 punti percentuali più bassa rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento del settore, pari al 21,1%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente».
Salvini sa bene che i migranti e le Ong sono un “nemico” a buon mercato: costa poco attaccarli ed accusarli dei mali del Paese.
Ma allora com’è che nonostante il calo degli sbarchi l’Italia non sta meglio di prima, di quando c’era la terribile “invasione” che ha fatto le fortune politiche del Capitano?
I leghisti diranno che è tutta colpa dell’Europa, ma la verità è che questo governo non sa cosa fare per aiutare davvero gli italiani nel concreto ha provato a far credere che la flat tax aiuterà le famiglie povere.
Oggi continua a raccontare la fregnaccia dei migranti che mettono in pericolo la sicurezza del Paese.
(da “NextQuotidiano”)
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