NON C’E’ SOLO LA FOGNA RAZZISTA: A CAPO RIZZUTO TURISTI E LOCALI CORRONO IN SOCCORSO DI 54 NAUFRAGHI SULLA BATTIGIA
LO SBARCO IMPROVVISO IN SPIAGGIA DEI PROFUGHI DISIDRATATI, TRA CUI 11 BAMBINI…TUTTI I BAGNANTI IMPEGNATI IN UNA GARA DI SOLIDARIETA’ PER SOCCORRERLI
Stremati, assetati, senza forze.
Quando i turisti e i bagnini di Isola Capo Rizzuto hanno visto arrivare quegli uomini, quelle donne, quei bambini che sbandavano sono corsi in soccorso.
Erano a bordo di un veliero che si è arenato sulla sabbia rossa della magnifica località di villeggiatura calabrese.
Erano in 54 siriani e curdi: undici bambini, 6 donne e 37 uomini. Chissà da quanti in giorni in mare, su quel natante con una vela. Chissà la paura, il terrore.
Si sono prodigati come potevano i bagnanti: chi ha aperto l’ombrellone, chi ha portato bottiglie d’acqua, chi ha fatto una carezza ai bambini terrorizzati, molti in lacrime per lo spavento.
I bagnanti più mattinieri attorno alle 7.30 hanno visto un veliero navigare in evidente difficoltà verso la baia, per poi arenarsi a pochi metri dalla battigia.
Nessuno ha esitato un momento. In tanti si sono avvicinati a bordo di pattìni e altre imbarcazioni e immediatamente hanno aiutato i naufraghi a raggiungere la terraferma. Undici bambini, 6 donne e 39 uomini sono stati accompagnati sulla spiaggia dove gli ospiti di due vicini villaggi turistici e i vacanzieri della zona si sono precipitati a prestare soccorso.
Acqua per tutti, succhi di frutta per i più piccoli, qualcosa da mangiare: tutti i bagnanti hanno dato fondo a borse frigo e provviste portate per la giornata di mare pur di essere di aiuto.
A darne notizie Crotone News che scrive: “Poco dopo sul posto sono arrivati gli uomini della Guardia Costiera, della polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di Finanza e della Croce Rossa italiana , oltre che del 118”.
Però è un bel gesto. Gente che è in vacanza e che a un certo punto non si volta dall’altra parte ma si prodiga per dare aiuto a chi è in difficoltà , a quel “fratello che guarda il mondo”.
Abbiamo speranze.
(da agenzie)
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