OPEN ARMS, ASSEGNATA LA SCORTA ALLA PM GIORGIA RIGHI DOPO LE MINACCE DI MORTE SOVRANISTE
L’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI DENUNCIA IL CLIMA DI INTIMIDAZIONE… INSULTI SOCIAL DALLA FOGNA SOVRANISTA: BASTA IDENTIFICARLI E ANDARLI A TROVARE A CASA
È stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi che, insieme a Marzia Sabella e Gery Ferrara, rappresenta l’accusa nel processo Open Arms contro il ministro Matteo Salvini.
La decisione segue la valanga di insulti e minacce social arrivati dopo la richiesta di condanna a 6 anni della Procura nei confronti del vicepremier.
La pm Righi era l’unica del pool di magistrate a non essere ancora tutelata. Righi fa anche parte della Direzione Antimafia. La requisitoria con la quale aveva chiesto insieme alle colleghe la condanna di Salvini era stata commentata con minacce di morte e insulti sessisti. Le tre toghe avevano preferito non commentare sulla vicenda e ora stanno valutando se perseguire gli autori dei post.
La replica dell’Associazione nazionale magistrati
Per il presidente dell’Anm (Associazione nazionale magistrati, ndr), Giuseppe Santalucia, «Se si si crea intorno al processo un clima di tensione mediatica, gli effetti possono anche essere questi. I processi devono svolgersi nel clima di maggiore serenità possibile a beneficio di tutti. Operazioni che creano intorno al processo un’aurea di sospetto possono produrre questo tipo di effetti: attacco alle persone, quindi dei magistrati, con violenze e minacce verbali», sottolinea all’Ansa Santalucia in merito alla scorta assegnata alla pm Giorgia Righi. «Non posso che appellarmi alla saggezza di chi ruota intorno al processo. Quel tipo di approccio con polemiche è solo dannoso e pregiudiziale e non può che produrre scorie», conclude.
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