PROFUGHI, ANGELI DEL FANGO 2015: A FIRENZE SCENDONO IN STRADA ANCHE I MIGRANTI
COME NEL 1966, LA CITTA’ SI RITROVA A FARE I CONTI CON PALE E STIVALI
Sembra quasi che la storia abbia deciso di ripetersi.
Che si sia ripresentata la stessa situazione in maniera appena diversa, con gli angeli del fango del 1966 che tornano in soccorso di Firenze in forma un po’ differente: come allora i danni sono ingenti, come allora sono i volontari che stanno dando la svolta ai lavori di recupero del territorio.
Sono in tanti ad aiutare i Vigili del fuoco e le guardie forestali per liberare la città : “In Lungarno Aldo Moro a darci una mano anche due squadre di migranti che ci aiutano a pulire le strade e i marciapiedi”, scrive lunedì mattina su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella, impegnato in un giro di sopralluoghi in città per controllare i lavori di ripristino e rimozione dei detriti dovuti al nubifragio che si è abbattuto nei giorni scorsi sul capoluogo toscano.
“La macchina dell’emergenza – ha sottolineato Nardella – ha lavorato tutta la domenica ed è ancora al massimo. Ad ora sono ripristinate tutte le reti idriche elettriche e dell’illuminazione. Ringrazio anche il Corpo forestale che da stamani è in azione con la Protezione civile e i Vigili del fuoco per liberare Lungarno Colombo, ultimo tratto della viabilità bloccato. Entro stasera partiranno le informazioni per acquisire le segnalazioni dei privati sui danni subiti.”
Nella notte tra l’1 e il 2 agosto in 45 minuti sono caduti sulla città 45 mm di pioggia e 60mila fulmini, sono stati oltre 300 gli alberi abbattuti.
Sono tantissimi i cittadini che hanno subito disagi e ancora attendono l’intervento dei Vigili del fuoco. Intanto il Presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha proceduto con la dichiarazione dello stato di calamità per Firenze, mantenendosi in stretto contatto con palazzo Chigi al fine di ottenere in tempi rapidi i finanziamenti per riparare i danni al più presto.
“Ormai nessuno può negare l’esistenza dei cambiamenti climatici causati dalle emissioni di gas serra e i danni che questo provoca soprattutto nei paesi più poveri e svantaggiati, ma anche in Europa. Da noi, in Italia e in Toscana, si assiste ad un susseguirsi di eventi meteorologici fino a poco tempo fa straordinari e ora usuali: nubifragi intensi, venti fortissimi e temperature elevatissime. Le conseguenze sono distruttive e i cittadini restano sgomenti, impauriti e pieni di rancore verso le istituzioni”, ha scritto il presidente della regione su Facebook, commentando i danni provocati dalla tromba d’aria che si è abbattuta su capoluogo.
Intanto, tutte le forze disponibili del comune sono impegnate per concludere i lavori di rimozione dei detriti.
Fondamentale per ristabilire la normalità in città nelle ultime ore il contributo dei volontari: oltre al gruppo di migranti impegnato sul Lungarno Aldo Moro, Nardella ha anche annunciato che gli Angeli del Bello, gruppo di volontariato urbano per la cura e il decoro della città , hanno dato il via a una raccolta di fondi per nuove piante al parco dell’Albereta, uno dei punti di Firenze maggiormente danneggiati dal maltempo, con un alto numero di alberi abbattuti dal vento.
(da “Huffingtonpost“)
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