PROTESTA PER I MARO’: LA RUSSA ENTRA AL PARTY INDIANO, URLA MA NON SI DA’ FUOCO
PARADOSSALE: L’AUTORE DELLA SCONCERTANTE LEGGE CHE HA PERMESSO CHE I MERCANTILI VENISSERO SCORTATI DAI NOSTRI MILITARI DELLA MARINA CHE ORA URLA “ASSASSINI” AGLI IMPRENDITORI CHE IERI HA FAVORITO
Ieri sera, durante il ricevimento per la Giornata nazionale della Repubblica dell’India, a cui hanno preso parte anche diversi esponenti delle istituzioni, un centinaio di esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Comitato Nove dicembre del Veneto, con anche alcuni marò, hanno organizzato una protesta fuori da Palazzo Clerici, nel pieno centro di Milano.
Al grido di «Non c’è niente da festeggiare, i marò dovete liberare», i manifestanti hanno chiesto la liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati di avere ucciso due pescatori al largo delle coste dello Stato del Kerala nel 2012.
Sugli striscioni le scritte «Siamo tutti marò» e «Salviamo i nostri marò – Liberi subito».
IL BLITZ DI LA RUSSA
L’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa si è presentato al galà , ha detto ai manifestanti: «Voi restate qui, entriamo io e Fidanza», quindi si è presentato all’ingresso, seguito da un fotografo che si è infilato dietro di lui, ed è salito a parlare con il console indiano Manish Parbhat.
«Siamo stati ricevuti cortesemente – ha spiegato Fidanza – proprio nel salone dove stavano banchettando. Noi abbiamo espresso al console la nostra contrarietà all’idea di organizzare una festa per l’India a Milano, proprio mentre due nostri connazionali sono detenuti illegalmente».
Uscendo dalla sala La Russa e Fidanza hanno fatto lo show, cominciando a urlare “Assassini! Vergogna!». Le urla (si badi bene) erano rivolte a «alcuni imprenditori italiani ed elettori del centrodestra presenti, che hanno accettato l’invito alla festa solo per business. Ma gli affari non possono valere la vita di due italiani».
Ma come?
Se è stato proprio La Russa, persino contro i desiderata degli armatori, a volere che sulle navi mercantili fossero imbarcati nostri militari della Marina, esponendoli quindi a un inutile pericolo che nulla c’entra con i loro compiti istituzionali.
E stasera urla “assassini”, non alle autorità indiane, ma agli imprenditori italiani presenti?
Gli stessi che ha voluto tutelare senza motivo ieri?
Cosa non si fa per uno spot elettorale….
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