QUALCOSA E’ CAMBIATO NELLE PARROCCHIE ITALIANE: ORA SI MOLESTANO LE RAGAZZINE
NEL 2022 LE VITTIME DI ABUSI DA PARTE DI PERSONE LEGATE AL MONDO DELLA CHIESA SONO STATE 54: 44 RAGAZZE, 10 MASCHI… SECONDO I DATI DELLA “CEI”, LA MAGGIOR PARTE DEI COLPEVOLI (32 IN TOTALE) PREFERISCE LE GIOVANI NELLA FASCIA DI ETA’ TRA I 15-18 ANNI
Sono 54 le vittime di presunti abusi da parte di persone della Chiesa segnalati nel 2022 (che si riferiscono anche al passato). E’ quanto emerge dal secondo report della Cei. I presunti abusatori sono 32. La maggior parte delle segnalazioni fa riferimento a casi reali (29), meno ad episodi via web (3). La maggior parte dei casi di abuso si è verificata in parrocchia (17 su 29).
L’età delle presunte vittime all’epoca dei fatti si concentra nella fascia 15-18 anni (25 su 54) e sono in prevalenza ragazze (44) rispetto ai ragazzi (10). I dati sono stati presentati ad Assisi, all’assemblea della Cei. Analizzando i casi segnalati per tipologia di abuso, si nota la prevalenza – spiega la Cei nel report – di comportamenti e linguaggi inappropriati (offese, ricatti affettivi e psicologici, molestie verbali, manipolazioni psicologiche, comportamenti seduttivi, dipendenze affettive), pari a 20 casi in totale su 74.
Nel 2022 il numero complessivo di contatti (ossia il numero di persone che hanno contattato il Centro di ascolto di una diocesi a vario titolo e per varie motivazioni, ad esempio, allo scopo di avere informazioni, non necessariamente per segnalare un abuso) risulta pari a 374.
Un dato in netta crescita rispetto al primo e secondo anno di rilevamento (rispettivamente 38 contatti nel 2020 e 48 nel 2021). Il trend in aumento è confermato anche dal dato relativo ai Centri che hanno dichiarato “1 o più contatti” passati da 16 nel 2020 a 24 nel 2021 e a 38 nel 2022, cui corrisponde, di conseguenza, la diminuzione dei Centri che hanno avuto “0 contatti”.
Nel 2022 la maggioranza dei contatti è avvenuta tramite persone terze rispetto alle vittime (87,7% non vittime, 12,3% presunte vittime), situazione molto differente rispetto al 2021, quando il numero dei contatti da parte di persone terze e quelli di presunte vittime erano pressoché uguali (47,7% e 52,3% rispettivamente).
Per quanto riguarda il motivo del contatto, in oltre la metà dei casi, nel 2021 il motivo principale era rappresentato dalla denuncia all’autorità ecclesiastica (53,1%). Nel 2022 la situazione appare molto diversa, con l’81,9% di contatti avvenuti per richiedere informazioni; solo nel 18,1% si è contattato il Centro d’ascolto della diocesi per denunciare l’autorità ecclesiastica (18,1%).
(da agenzie)
Leave a Reply