QUALCUNO DICA A SALVINI CHE HA BEN POCO DA FESTEGGIARE: LA LEGA HA PERSO PIÙ DI UN MILIONE DI VOTI IN LOMBARDIA, NEL GIRO DI CINQUE ANNI
NEL 2018 IL CARROCCIO ERA IL PRIMO PARTITO CON IL 29,65% DELLE PREFERENZE E 1.553.787 VOTI. QUEST’ANNO LA PERCENTUALE È STATA DEL 16,53%, CON 476.175 CROCETTE SULLA SCHEDA
Giù la maschera! Qualcuno dica a Salvini, sollevato per il risultato della Lega alle regionali in Lazio e Lombardia, che ha ben poco da festeggiare. Il “Capitone” ieri si è scapicollato da Fontana per mettere il cappello sulla “riconferma a furor di popolo” del “buongoverno della Lega e del centrodestra.
Il leader del Carroccio ha stappato la bottiglia buona, perché il risultato a suo dire è andato oltre le aspettative. Il punto di non ritorno era il 13% delle politiche, e invece il suo partito ha preso il 17%. Un successo? Mica tanto: per smontare la narrazione del segretario leghista basta guardare i valori assoluti. Il 4 marzo 2018, la Lega prese 1.553.787 voti, che si sono ridotti ai 476.175 di ieri.
Anche ragionando in termini di coalizione, il centrodestra unito ha perso una valanga di preferenze: cinque anni fa vinse con 51% dei voti, che parametrati all’affluenza più alta equivalevano a 2.686.614 crocette. Nel 2023, ne sono andati persi quasi la metà, pur con un valore percentuale più alto (56,27%, pari a 1.621.095 voti)
Come ha scritto il professor Roberto D’Alimonte sul “Sole 24 Ore di oggi”: Il centrodestra ha vinto ma non è vero che sia andato meglio delle ultime politiche. Questa è una lettura sbagliata del voto. Proprio perché sono pochi gli elettori andati a votare sono anche relativamente pochi, rispetto alle politiche di settembre, gli elettori che hanno votato i partiti del centrodestra”
(da Dagoreport)
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