QUOTE PARLAMENTARI FORZA ITALIA, CHI PAGA E CHI NO: BRUNETTA, LA ROSSI E LA BRAMBILLA I PIU’ AVARI, VERDINI NON PERVENUTO
IL 40% DEI PARLAMENTARI NON VERSA LA QUOTA DOVUTA, TRA LORO NOMI ECCELLENTI
Il buco nei conti del partito c’è, per questo Silvio Berlusconi ha chiesto ai suoi parlamentari di contribuire, come pattuito.
Ma non tutti gli onorevoli hanno versato le quote che dovevano versare.
Libero ha quindi fatto una rassegna delle quote che mancano all’appello nelle casse del Pdl, ora FI: “Il quaranta per cento di voi non ha versato contributi al partito e io, con le nuove norme, non posso più metterci un euro”, ha ammonito il Cav, racconta il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro.
Si legge:
La maggioranza dei rappresentanti azzurri ha versato al partito quanto pattuito, cioè venticinquemila euro come contributo alla campagna elettorale del 213 e ottocento euro al mese (9600 euro l’anno) per finanziarne le attività , qualcuno è stato più generoso, altri meno. Qualcuno proprio non compare.
Ci sono delle piccole avvertenze:
“I dati disponibili risalgono all’aprile scorso. E’ possibile che qualcuno, dopo la rampogna, si sia messo in regola. Inoltre, accanto alle persone fisiche, nell’elenco è possibile trovare alcune imprese, esercizi o attività : è possibile che alcuni parlamentari abbiano preferito far passare il loro contributo da lì”, scrive Paolo Emilio Russo.
Tra quelli che hanno versato di meno ci sono alcuni insospettabili: Michela Vittoria Brambilla ha versato 8.800 euro, Renato Brunetta “solo” 9600 euro, Lara Comi si è fermata a settemila, la neo tesoriera Mariarosaria Rossi 8.800, Sandra Savino 8400 euro, Francesco Nitto Palma 9600, Massimo Parisi 8mila.
Chi ha sborsato di meno è Barbara Matera, solo 5500.
Qualche centinaio di euro in meno hanno versato il vicepresidente della Camera Simone Baldelli, Annamaria Bernini, Sandro Bondi, Donato Bruno, Salvatore Cicu, Lucio Malan, Andrea Mandelli, Antonio Palmieri, Giovanna Petrenga, Manuela Repetti, la coordinatrice regionale della Calabria Jole Santelli, Francesco Paolo Sisto.
Tra i più generosi, a parte Silvio Berlusconi (2.800.000) c’è Raffaele Fitto ” che ha staccato nel 2013 un solo assegno di 25mila euro.
Lo stesso hanno Fatto Giancarlo Galan, l’ex sottosegretario e responsabile fund raising Daniela Santanchè, Bernabò Bocca, Rocco Palese e Luigi Perrone”.
Verdini “non risulta tra i contribuenti”, ma il “documento contabile del Pdl nasconde una sorpresa.
Nonostante tutto, al di là delle dure accuse che ha più volte lanciato contro gli ex colleghi di partito da quando è leaderenl Ncd, Angelino Alfano ha continuato anche dopo la scissione col versamento della sua quota al Pdl.
L’ultimo è stato registrato solamente il 20 marzo scorso: 8000 euro”.
Michaela Biancofiore, per esempio, ha versato al partito 58.600 euro.
Dietro di lei tra i più generosi c’è l’ex consigliere diplomatico del Cavaliere, viceministro degli Esteri nel governo di Enrico Letta, Bruno Archi.
Nel 2013 il diplomatico ha versato al partito che l’ha eletto in Parlamento – in più soluzioni – quasi 57mila euro.
Quasi quarantacinque mila euro li ha versati l’ex sottosegretario Giacomo Caliendo, quasi quarantaseimila il deputato Gregorio Fontana.
Sopra la media anche il senatore Sante Zuffada, medico veterinario originario del Lodigiano, alla sua prima legislatura, che ha girato al Pdl quarantamila euro.
(da “Huffingtonpost“)
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