RC AUTO, 95 ITALIANI SU 100 PAGANO PIU’ DELLA MEDIA UE
NELLA MAGGIORANZA DEI CASI SI PAGANO PREMI DA 500 EURO, IL DOPPIO RISPETTO ALLA MEDIA CONTINENTALE… A CINQUE GRUPPI ASSICURATIVI VA IL 70% DEL MERCATO
Solo cinque assicurati su cento pagano una Rc auto paragonabile, come tariffe, al premio medio europeo, pari a 250 euro.
Tutti gli altri, in media, pagano un premio di 500 euro, che pure rappresenta un calo del 3,8% nel primo trimestre dell’anno.
Lo ha detto il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Istituto.
Il dato emerge da un’indagine campionaria trimestrale sui premi effettivi Rc auto (Iper), in cui si evidenzia anche che nel mercato non c’è concorrenza: i primi cinque gruppi assicurativi detengono il 70% del mercato.
Rossi ha sottolineato anche la condizioni di chi ha avuto incidente “in passato, che può arrivare a pagare il triplo di chi non ne ha avuti”.
“E’ da notare – ha commentato Rossi – che nel settore del credito le prime cinque banche detengono invece meno della metà della raccolta”.
L’indagine, che è stata fatta su un campione di 2 milioni di targhe, è stata avviata dall’Authority per “risolvere il formidabile deficit di informazioni che connota i prezzi effettivi che si formano sul mercato e le frodi perpetrate ai danni delle compagnie”.
Proprio per la lotta alle frodi, “principale presupposto di una stabile riduzione dei prezzi”, l’Ivass ha avviato il progetto Aia, interconnettendo finora cinque banche dati dalla Motorizzazione Civile all’Ania”.
Nel complesso, per Rossi “il problema dei prezzi delle polizze Rc auto, dopo tanti anni, si è attenuato ma non risolto”.
Al di là dell’andamento dei prezzi, la relazione mette anche in luce gli effetti della crisi sulle macchine: spostarsi in auto costa e il suo utilizzo si riduce per effetto della recessione, e così cala anche il numero di sinistri Rc Auto (-30% in ultimi 4 anni). Nelle considerazioni sul 2013, Rossi spiega che “non era il modo in cui bisognava arrivarci ma intanto registriamo meno morti e feriti e non possiamo che rallegrarcene”.
Sale invece il costo medio totale di ciascun sinistro da 3900 a 4700 euro per i maggiori accantonamenti.
Diminuiscono anche i reclami dei consumatori nel settore assicurativo: “Una importante fonte di orientamento della vigilanza – ha detto Rossi – continua a essere rappresentata dai reclami dei consumatori. Nel 2013 sono stati 27mila, in flessione del 15% sull’anno prima”.
Dall’avvio dell’attività dell’Ivass, un anno e mezzo fa, “sono state portate a termine 26 ispezioni, di cui 9 presso grandi imprese, e altre 4 sono in corso”.
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