RENDICONTO, L’OPPOSIZIONE SI ASTERRA’, 5 DISSIDENTI SI SFILANO, NUCERA MALATO NON VOTERA’
BOSSI SPINGE PER DIMISSIONI DEL PREMIER E INCARICO AD ALFANO PER NON RIMANERE TAGLIATO FUORI
E’ il giorno della conta, quello in cui la votazione alla Camera certificherà se la maggioranza esiste ancora.
Tornato a Roma dopo un viaggio lampo ad Arcore, Silvio Berlusconi ha convocato ieri sera a Palazzo Grazioli un vertice del Pdl.
Tre ore di riunione sono servite a valutare la situazione politica venutasi a creare con alcune defezioni di parlamentari nelle file del Pdl e con la richiesta di un «passo laterale» venuto anche dalla Lega che ha chiesto a Berlusconi di aprire il cammino a un nuovo governo e soprattutto a una nuova premiership.
«Ho chiesto a Silvio di fare un passo a lato, Alfano premier» dice Bossi.
La conclusione del vertice conferma la linea del presidente del Consiglio: per ora niente dimissioni.
Berlusconi attenderà il voto di oggi pomeriggio alla Camera sul rendiconto dello Stato, poi è previsto un nuovo vertice questa sera a Palazzo Grazioli con lo stato maggiore di Pdl e Lega.
Si valuterà in quella sede il numero delle eventuali astensioni sul provvedimento che verranno dalle fila del centrodestra e i voti favorevoli ottenuti dal provvedimento. «Oggi facciamo passare il Rendiconto e l’assestamento, a quel punto valuteremo» dice Cicchitto.
Di sicuro si sono sfilati i cosiddetti dissidenti.
I deputati Roberto Antonione, Giustina Destro, Fabio Gava, Giancarlo Pittelli e Antonio Buonfiglio non parteciperanno al voto: «Ribadiamo – scrivono – la necessità che il Presidente del Consiglio favorisca la nascita di un nuovo Governo con la più ampia base parlamentare, per affrontare la drammatica emergenza economica e finanziaria dell’Italia».
Le opposizioni, dopo una mattinata di confronti, hanno annunciato che saranno in aula ma si asterranno.
«Berlusconi governa sulla base di un ribaltone, perchè Scilipoti e compagnia non erano con lui alle elezioni» attacca Bersani.
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